Autobiografia di una guerriglia
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Come nacque la lotta armata [kb 96 HTML]
Lettera della guerrigliera "Edgar Ibarra"
Primi insegnamenti
Situazione e prospettive
L'esempio di Turcios
Ricardo Ramirez Guatemala 1960-1968
Ricardo Ramirez esce. con questi scritti, da una clandestinità che
durava ormai da quasi dieci anni, Mentre queste righe capiteranno in mano
ai loro primi lettori italiani. Ricardo Ramirez (alias Orlando Fernandez,
alias Arnoldo Cardona Fratti) starà come sempre, da dieci anni a questa
parte, lavorando nei suo paese, per tenere unite le file del movimenta rivoluzionario
e preparare un passo in avanti. un'azione della guerra rivoluzionaria del
suo popolo.
Giovane dirigente comunIsta. ha rappresentato il suo partito e il suo popolo
— in molte circostanze anche all'estero — con l'animo aperto e
la mente attiva di chi vede lontano e si batte per alti ideali. La sua lunga
battaglia lo ha portato e fianco di grandi dirigenti rivoluzionari. E' stato
uno dei più vicini al Che Guevara, fin dai tempi della sfortunata fine
dei regime democratico di Arbenz, nei 1954. Ha scelto una via difficile e
aspra. ma il frutto dei primi dieci anni di questo suo pericoloso lavoro e
raccolto in queste pagine e ciò vale già a misurare una vita.
Si tratta di documenti di una dura lottai I'autobiografia di una guerriglia
osteggiata a volte dai suoi stessi sostenitori. AI primo, del 1968. che delinea
gli inizi della lotta armata, segue la «lettera-piattaforma " della
guerriglia " Edgar Ibarra ": documento dell'opposizione interna
al partito comunista guatemalteco (PGT). scritto nel 1964, che servi come
base degli sviluppi di una profonda revisione degli strumenti rivoluzionari.
Viene poi una sintesi sulla situazione della guerriglia nel 1966. scritta
subito dopo la Conferenza Tricontinentale dell'Avana. Infine, una messa a
punto per l'azione dei guerriglieri, scritta nel marzo 1967. dopo una serie
di gravi sconfitte della guerriglia, e una biografia di Luis Turcios Lima.
comandante delle FAR. Quest'ultimo (1968) è il documento più
compiuto e importante della guerriglia guatemalteca: un'opera profonda, autocritica,
stimolante, che si innesta nella pianta ormai robusta di una nuova generazione
di rivoluzionari latinoamericani, idealmente guidati dal Che Guevara: la generazione
dei nuovi comunisti, pensanti con testa propria e disposti all'estremo sacrificio
per uno scopo di lotta immediata, studiata sul vivo delle realtà particolari
e non guidata da lontano, con gli schemi avari e prudenti della diplomazia
dei " blocchi " e della distensione.
Lire 600 Copertina. Claudio Baini