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Avvertenza


Intorno al maggio del 1966, l'azione rivoluzionaria della guerriglia delle Forze Armate Ribelli, in Guatemala, aveva raggiunto una tale ampiezza da costituire uno degli elementi determinanti della politica di quel paese. Ma pur essendo tanto vigoroso, il movimento guerrigliero guatemalteco dipendeva in gran parte dalla direzione politica del Partito guatemalteco del Lavoro (comunista), la cui linea sostanzialmente frenava e contraddiceva allo sviluppo della guerra rivoluzionaria di guerriglia fino alle sue estreme conseguenze.
Gli effetti negativi di una così nociva dipendenza si fecero sentire, quando, dinanzi alle elezioni presidenziali del 1966, le FAR vennero costrette dai dirigenti di quel partito, nonostante che si trovassero nel momento più alto della loro espansione politica e militare, ad adottare una posizione elettorale a favore del candidato di opposizione, che è attualmente il presidente del Guatemala. Vennero poi cinque mesi di paralisi dell'azione rivoluzionaria, proprio quando questa era più necessaria, e subito dopo la controffensiva dell'esercito, sulla base della politica di un governo che le stesse forze guerrigliere avevano aiutato a costituire. Dopo la morte di Luis Turcios, le sconfitte della guerriglia divennero frequenti. Questa è la situazione analizzata nel documento del marzo 1967 ("Situazione e prospettive"), che aveva lo scopo di stimolare le forze della guerriglia a riprendere l'iniziativa. Come prevedeva quel documento, le vittorie militari del governo di Mendez Montenegro consentirono a questo di rafforzare il precario equilibrio iniziale e di sopravvivere alla testa del governo, conquistandosi la fiducia degli imperialisti americani. Ma nonostante l'aiuto nordamericano, l'azione delle bande terroriste fasciste e la demagogia del partito di governo, le forze della guerriglia non vennero totalmente sconfitte, anche se subirono perdite molto serie. L'obiettivo fondamentale del documento di marzo non poté essere immediatamente raggiunto. Nel seno delle FAR apparvero tendenze divergenti e la rottura, nel gennaio 1968, che queste provocarono rispetto alla tutela politica del Partito guatemalteco del Lavoro, si realizzò senza che per altro verso si stabilisse un nucleo centrale omogeneo della guerriglia. La riunificazione con il Movimento Rivoluzionario "13 Novembre" — un gruppo dal quale le FAR si erano separate nel 1964 per motivi che sono illustrati nella "Lettera della guerriglia Edgar Ibarra" — avvenne nel febbraio del 1967, ma risenti delle conseguenze di quel complesso di circostanze e perdipiù fu artificialmente affrettata dalla necessità di rafforzare le FAR, appena uscite dalla rottura col partito comunista. Con tipico atteggiamento manovriero, questo aveva creato le "Forze Armate Rivoluzionarie", un piccolo gruppo militare, che approfittava della sigla FAR, già nota sul piano nazionale e internazionale.
Le FAR sorte dalla riunificazione col Movimento "13 Novembre" erano tutt'altro che omogenee. Presto apparvero le divergenze interne che a un certo punto minacciarono di assumere l'aspetto di lotta intestina. L'azione rivoluzionaria calò sensibilmente, e fini col limitarsi ad azioni sporadiche. Ma anche in queste condizioni, la "pacificazione" controrivoluzionaria offerta dal governo non ha potuto essere portata a termine. All'inizio di quest'anno, 1969, si è saputo che la lotta interna nel seno delle FAR ha cominciato a generare un considerevole movimento centripeto. Si può prevedere che, dopo tante lacerazioni, o dopo essersi liberato dalla tutela politica del PGT e dopo aver sofferto anche tante perdite, il movimento guerrigliero guatemalteco risorgerà più combattivo, con caratteri nuovi e specifici, come si addice a un movimento che si propone la vittoria popolare totale.