Biblioteca Multimediale Marxista
Ore 14,30 il cadavere giace sul tavolato di maiolica bianca attraversato da
scanalature lungo le quali può scorrere il sangue il corpo è nudo
la pelle è singolarmente pallida color bianco avorio su sfondo grigiastro
è questa la prima indicazione esteriore che la morte sia sopravvenuta
per dissanguamento il professore fa un cenno il tecnico di settore l'uomo cioè
che esegue materialmente i tagli affonda il bisturi con moto circolare tutt'intorno
alla nuca il cuoio capelluto viene scalpato e rovesciato sul volto è
il primo atto del sezionamento vero e proprio nel silenzio stride la sega circolare
che incide per intero la calotta cranica se ne toglie la sommità il cervello
è allo scoperto
ma non c'era nulla qui niente picchi niente vita niente ascensioni né questa sommità era esattamente una sommità non aveva sostanza non solide basi essa pure crollava qualunque cosa fosse si sbriciolava mentre egli precipitava precipitava nel vulcano che doveva avere scalato dopo tutto sebbene ora avesse nelle orecchie quel rumore di lava che trabocca orribilmente era in eruzione ma no non era il vulcano era il mondo stesso che stava esplodendo che esplodeva in neri grumi di villaggi catapultati nello spazio e lui che cadeva in mezzo a tutto ciò nell'incredibile pandemonio di un milione di carri corazzati nel bagliore di dieci milioni di corpi fiammeggianti cadeva entro una finestra cadeva
quando il bisturi prende a funzionare alle 14,30 i preliminari dell'autopsia sono in corso già da due ore nell'aula di media ampiezza e con due tavoli anatomici la salma era stata portata alle 12,30 era stato tolto il telo e si erano scattate numerose fotografie del cadavere vestito da lontano in campo intero e da vicino in ogni dettaglio poi il corpo era stato lentamente spogliato ogni capo di vestiario descritto e inventariato camicia panciotto una giacca spigata pantaloni verdastri sopra un secondo giaccone di tipo militare verde
sotto canottiera e mutande scarpe svizzere con suola di gomma quella sinistra è calzata la scarpa destra è stata recuperata a una quindicina di metri dal corpo il piede destro ancora più in là a venti metri il piede è ora sul tavolo tagliato poco sopra la caviglia il troncone della gamba destra si interrompe a metà coscia tutta la parte intermedia manca sbriciolata e volatizzata dall'esplosione ora il corpo viene nuovamente fotografato senza vesti la barba non è recente è stata lasciata crescere per mesi appare sale e pepe delle strinature biancastre nella barba si accerta sono dovute alla fiammata dell'esplosione
il magistrato ha già formulato i quesiti cui i medici d'ufficio dovranno cercare di rispondere il legale ripete le richieste di parte si accertino il tempo e le cause della morte se le ferite da squarcio conseguenti all'esplosione sono state prodotte in un corpo vivo oppure no se vi sono tracce di precedenti lesioni già causa comunque di morte o di infermità grave o tracce che possano far ritenere che la persona sia stata sottoposta a trattamento di sostanze stupefacente o simili tutte le richieste del legale sono state accolte dal magistrato
man mano durante l'autopsia il legale interverrà o per lui lo faranno i periti di parte chiedendo che sia effettuato il tale controllo praticato il tale taglio asportato e repertato il tale organo i consulenti di parte non si rivolgono mai direttamente al tecnico che seziona ma al professore il quale accoglie di volta in volta le richieste e le ripete all'esecutore materiale benché sia tragica la vicenda e macabra l'occasione l'atmosfera è di estremo decoro e di correttezza civile non fosse stato per la materia ha commentato dopo l'autopsia un perito la sessione meritava per la civiltà e il rispetto che tutti hanno mostrato di venire trasmessa in televisione tanto ci è parsa educativa
ha preceduto il primo taglio anche la ricognizione esterna del cadavere lungo esame del troncone maciullato l'arteria e la vena femorale sono flaccide vuote di sangue lo si rileva si allargano i tessuti si ispezionano vasi e i canali alla ricerca di possibili frammenti ve ne sarebbero metallici nel caso di una esplosione di una bomba non ce ne sono invece in questi resti a conferma del fatto che lo scoppio è stato come già tutto del resto indicava quello di un candelotto di dinamite avvolto all'esterno solo da carta o da un sottile foglio di materiale plastico
segni degradanti di contusioni si trovano lungo la parte destra del corpo fino al volto intatta salvo nell'arto inferiore che ha i segni di una fiammata la parte sinistra del corpo singolarmente del tutto indenni il basso ventre e l'addome così pure le mani compresi i polpastrelli si prelevano frammenti di tessuto dell'epidermide per esami successivi già in questa fase viene acquisita per il pallore della pelle per lo stato della femorale la certezza che la morte è avvenuta anche per dissanguamento
l'esame interno successivo con la valutazione del sangue rimasto e per lo stato di anemia di tutti gli organi interni anch'essi relativamente pallidi indicherà con più precisione l'ammontare del sangue perduto un paio di litri dei cinque che normalmente circolano nel corpo umano l'emorragia dovrebbe essersi protratta per alcuni minuti forse dieci ma è difficile raggiungere la certezza in questa materia possono essere stati di più oppure di meno a seconda che il cuore battesse ancora o fosse invece già fermo
la morte per dissanguamento in concomitanza con l'esplosione della dinamite elimina un primo elemento di dubbio è escluso che il decesso possa risalire a ore o addirittura a giorni prima dello scoppio cadono per intenderci versioni fantasiose del tipo l'editore ucciso in Austria e trasportato cadavere in Italia rimane però aperto il dilemma relativo ai colpi gli ematomi le ecchimosi ricevuti dal corpo se essi sono avvenuti quando il corpo ha urtato il terreno e l'uomo era quindi nell'ambito dei primi secondi dopo lo scoppio certamente ancora vivo regge l'ipotesi che la dinamite sia esplosa mentre l'editore si trovava sul traliccio a poco più di tre metri dal suolo
ma è ancora lecita anche l'altra ipotesi che i colpi possano avere preceduto l'esplosione intontendo o anche già uccidendo la vittima potrà rivelarlo la reazione vitale cioè il grado di infiltrazione emorragica nei tessuti che hanno ricevuto l'urto? sono stati effettuati i prelievi del caso ma questo tipo di informazioni si ottiene solo dopo esami al microscopio e non potrà quindi essere noto che in un tempo successivo
l'ampiezza della zona del corpo rimasta indenne lascia anch'essa aperte due ipotesi contrastanti e qui anzi certe prime indicazioni dell'esame autoptico potrebbero far propendere più per l'ipotesi dell'omicidio sembra infatti estremamente poco probabile che della dinamite esplodendo all'altezza del ginocchio di una persona in bilico su un traliccio a cavallo o accucciata o anche in piedi rispetti tanta parte del corpo a cominciare dal basso ventre un risultato del genere parrebbe più probabile almeno sulla base dei precedenti noti alla medicina legale qualora l'esplosione che tende sempre ad allargarsi più verso l'alto che lateralmente fosse avvenuta su un corpo disteso orizzontalmente sul terreno
in questo caso però gli scoppi avrebbero dovuto essere due se il traliccio è stato fortemente distorto a tre metri d'altezza nel punto di congiunzione della sbarra orizzontale con due sbarre trasversali un esame dello stato del traliccio è stato quindi disposto dai magistrati per chiarire se l'esplosione fu unica o se schiacciando un solo pulsante se ne fossero invece per ipotesi determinate una sull'uomo a terra e un'altra a tre metri sul traliccio a questo proposito il sopralluogo effettuato domenica mattina sulla base di quanto era stato deciso sabato durante l'autopsia ha portato a una spiacevole delusione l'Azienda elettrica aveva già proceduto al raddrizzamento e alla riverniciatura dell'intersezione lesionata del pilone il primo a mostrare disappunto per questo atto di rara sollecitudine è stato il giudice istruttore
sempre nell'ambito dell'esame esterno del corpo i periti rilevano un dato anatomico dell'editore che conferma se mai ve ne fosse stato ancora bisogno la validità del riconoscimento il dato non meno significativo di quello delle impronte digitali consiste in una caratteristica singolare che si conosceva della vittima la sindattilia podale il particolare cioè che la seconda e la terza falange di due dita dei piedi fossero unite si conclude l'esame esterno e già i periti sotto la guida dei magistrati possono stilare la prima parte del comunicato conclusivo che sarà trasmesso alla stampa esso è chiaro a chiunque resta ancora da accertare l'eventuale presenza di tossici e l'esatta sequenza cronologica delle lesioni craniche meningo-encefaliche e toraciche se precedettero cioè o meno la morte ma al contrario per l'esperto queste parole denunciano uno stato ancora confuso di indizi
del resto questo è si noti bene nell'ordine naturale delle cose il lento e paziente processo dell'autopsia rappresenta come lo definiscono i medici un fatto descrittivo si esamina cioè il corpo come e ben più che fotografandolo di fuori e di dentro si prende atto di ogni condizione o anomalia ma la valutazione di tutti i dati che con l'autopsia si vengono a conoscere ha luogo solo in una fase posteriore consiste nella stesura del rapporto sull'autopsia che non ha ancora avuto luogo da parte dei periti d'ufficio al termine di tutti gli esami radiologia sul sangue e i tessuti tossici a questo rapporto si accompagna quello della controperizia di parte
il cervello è ora allo scoperto il perito settore ha tolto dalla scatola cranica l'encefalo il cervello e il cervelletto e quindi il bulbo ha esaminato attentamente la base cranica per riscontrare in che misura e fino a che profondità le contusioni e le petecchie emorragiche riscontrate all'esterno si siano ripercosse all'interno del cranio è accertato che una ripercussione notevole vi è stata si parla di forte traumatismo cranico resta invece da valutare se questo colpo risentito dal cervello possa di per sé solo avere provocato la morte o avervi comunque contribuito certo è comunque che il traumatismo non è legato al quadro dell'esplosione ma a quello degli urti
e a questo proposito di nuovo due o anche più alternative urto da caduta se la vittima era in alto oppure se la vittima era in basso colpi premortali anche con un corpo contundente o infine ricaduta contro il terreno del corpo lanciato in aria dall'esplosione una discussione del genere dovrà collimare con i risultati delle perizie balistiche le quali potranno dire con esattezza la forza viva di quel preciso quantitativo di dinamite e quel particolare tipo di esplosivo contenuto nel candelotto la forza viva per inciso varia a seconda del grado di umidità della polvere un elemento forse non facile da accertare
interessa necessariamente i due periti balistici il dato accertato che l'esplosivo era di qualità scadente come l'altro che si trattava di esplosivo ad innesco il quale cioè non poteva scoppiare da solo ma unicamente dopo essere stato appunto innescato ma non si procede mai all'innesco se prima non sono state legate in posizione tutte le cariche e quelle che avrebbero dovuto essere usate erano ancora in gran parte a terra come mai
sono le 15,40 s'inizia l'apertura del torace incisione resezione simmetrica delle costole fuoriesce del sangue fluido in parte emolisato viene in parte raccolto servirà per altri esami specie quelli tossicologici si toglie il cuore recidendolo lo si spreme si tolgono i polmoni con la trachea i bronchi vengono recisi con le forbici lo stomaco è legato sopra e sotto perché non ne esca la materia racchiusa e quindi reciso poi lo si apre e si osserva il contenuto vi è del sangue colato dalla gola nel momento traumatizzante della morte lo stomaco è vuoto di cibi la vittima era certamente digiuna da molte ore quando mori con i liquidi sangue e urina contenuto gastrico tutti i visceri vengono isolati e affidati al perito tossicologico rene fegato milza il risultato delle analisi sarà noto solo in tempo successivo
risolverà drasticamente tutti i dubbi? i periti sono concordi nel ritenere che li risolverà in una direzione se si troveranno tracce evidenti di una droga se le tracce fossero invece vaghe o insicure i dubbi resterebbero drogato o no? otto persone su dieci consumano oggi senza per questo naturalmente essere state drogate tranquillanti sonniferi o ansiolitici più grave l'incertezza nel caso lo si dice sempre solo come possibile ipotesi che sulla vittima fossero state usate anziché droghe dei prodotti per cloroformizzare o per narcotizzare con etere sostanze volatili del genere non sarebbero più individuabili in un'autopsia condotta a oltre quattro giorni dalla morte
sono passate le cinque del pomeriggio si esplora l'intestino dopo averlo aperto con taglio addominale sottodiaframmatico il professore si alterna adesso gentilmente al tecnico settore che lavora duro già da molto tempo l'atmosfera è sempre serena e correttissima priva di polemiche e di timori nessun sospetto perché appunto non ve ne è motivo quando viene scelto un ferro piuttosto che un altro o quando si pratica un taglio il tenue viene alla luce e la lunga matassa intestinale è a poco a poco tagliata e aperta vuoti per lo più anche gli intestini scarsa poltiglia fecale anche nel colon anatomicamente integri i genitali
ora il corpo viene voltato sul ventre per l'esame del rachide cioè della spina dorsale prima si è controllato il laringe se per ipotesi la vittima fosse stata strangolata il laringe risulterebbe rotto non lo è più difficile escludere al primo esame l'ipotesi di soffocamento ad esempio con un cuscino ma lo diranno forse più tardi gli esami microscopici dei polmoni esame del cavo orale si controlla se la mandibola è rotta no se il palato ha un foro no l'esame del rachide conferma che vi è stata frattura traumatica di alcune vertebre il che non stupisce rientra nel quadro già accertato degli effetti di caduta o urto
alle 19 l'esame del rachide si conclude il corpo viene lavato e ripulito il tecnico settore ha ora in mano ago e filo si ricuciono con cura i lunghi spacchi il cuoio capelluto viene riportato nella sua sede e fissato liberando il volto interviene il giudice per la constatazione di rito quella appunto che il cadavere sia stato civilmente ricomposto si completa la stesura del certificato finale e lo si rilegge certa dunque la causa preminente che causò la morte incerte l'ora e le successioni tra scoppio e urto le domande che tutti si ponevano al mattino mantengono il loro punto interrogativo la sera è da sperare che lo perdano presto dopo il termine di tutti gli esami
sparò altre due volte le detonazioni spaziate precise i tuoni si schiantarono fra le montagne poi vicinissimi sciolto il cavallo s'impennò agitando fremente la testa girò su se stesso e si lanciò nitrendo nella foresta dapprima sentì un bizzarro sollievo ora si era reso conto che gli avevano sparato addosso cadde poi su un ginocchio quindi con un gemito bocconi quanto era lungo sull'erba pioveva dolcemente ombre gli si agitavano intorno tendendogli la mano forse cercando ancora di vuotargli le tasche o per semplice curiosità egli poteva sentire la sua vita rifluire dal corpo come fegato trinciato spandendosi nella tenerezza dell'erba era solo dov'erano andati gli altri o non c'era mai stato nessuno
sono le 19,30 entrano i portantini sollevano il corpo dal tavolo di ceramica e lo depongono sulla barella mentre i periti sfollano la barella scompare in un corridoio e riprende la strada per il deposito della morgue il cadavere grigio avorio ha finito di interessare i periti i magistrati il grande pubblico è ora coperto da un lenzuolo bianco come da un grande foglio di carta bianco su cui si può scrivere adesso quello che si vuole come su una grande pagina bianca che si stende sopra il muto volto grigio avorio