Biblioteca Multimediale Marxista
«Per la
scienza non c’è via maestra, ed hanno probabilità di arrivare alle sue cime
luminose soltanto coloro che non temono di stancarsi a salire i suoi ripidi
sentieri.»
K Marx.
«I più ridicoli di questo
mondo sono i saccenti i quali hanno solo un’infarinatura di cognizioni casuali
e frammentarie, ma si considerano superiori a tutti, il che testimonia la loro
incapacità di valutare serenamente se stessi. Il sapere è una scienza e questa
non ammette la minima disonestà o presunzione, esige invece proprio il
contrario: onestà e modestia.»
«La
conoscenza umana non è (respective non segue) una linea retta, ma una curva,
che si approssima infinitamente ad una serie di circoli, ad una spirale. Ogni
segmento, frammento, tratto di questa curva può essere tramutato
(unilateralmente) in una retta a sé stante, indipendente, che (se gli alberi
impediscono di vedere la foresta) conduce alla palude, al pretismo (dove viene a
n c o r a t a all’interesse delle classi dominanti). Il carattere
rettilineo e unilaterale, l’irrigidimento e l’ossificazione, il soggettivismo e
la cecità soggettiva: voilà le radici gnoseologiche dell’idealismo. Anche il
pretismo (= idealismo filosofico) ha naturalmente le sue radici gnoseologiche;
non è senza fondamento, è, senza dubbio, un fiore sterile, ma un fiore
sterile che cresce sull’albero vivo della vivente, feconda, vera, possente,
onnipotente, oggettiva, assoluta conoscenza umana.»
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«Per la
scienza non c’è via maestra, ed hanno probabilità di arrivare alle sue cime
luminose soltanto coloro che non temono di stancarsi a salire i suoi ripidi
sentieri.»
K Marx.
«I più ridicoli di questo
mondo sono i saccenti i quali hanno solo un’infarinatura di cognizioni casuali
e frammentarie, ma si considerano superiori a tutti, il che testimonia la loro
incapacità di valutare serenamente se stessi. Il sapere è una scienza e questa
non ammette la minima disonestà o presunzione, esige invece proprio il
contrario: onestà e modestia.»
«La
conoscenza umana non è (respective non segue) una linea retta, ma una curva,
che si approssima infinitamente ad una serie di circoli, ad una spirale. Ogni
segmento, frammento, tratto di questa curva può essere tramutato
(unilateralmente) in una retta a sé stante, indipendente, che (se gli alberi
impediscono di vedere la foresta) conduce alla palude, al pretismo (dove viene a
n c o r a t a all’interesse delle classi dominanti). Il carattere
rettilineo e unilaterale, l’irrigidimento e l’ossificazione, il soggettivismo e
la cecità soggettiva: voilà le radici gnoseologiche dell’idealismo. Anche il
pretismo (= idealismo filosofico) ha naturalmente le sue radici gnoseologiche;
non è senza fondamento, è, senza dubbio, un fiore sterile, ma un fiore
sterile che cresce sull’albero vivo della vivente, feconda, vera, possente,
onnipotente, oggettiva, assoluta conoscenza umana.»