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TESI SULL’ATTEGGIAMENTO DEL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO SVIZZERO VERSO LA GUERRA

 


 


(Scritte in tedesco ai primi di dicembre del 1916.
Pubblicate per la prima volta in Miscellanea di Lenin, XVII, 1931. Opere vol. 23)


1. La guerra mondiale in corso è una guerra imperialista combattuta in vista dello sfruttamento politico ed economico del mondo, per impadronirsi di mercati di sbocco, di fonti di materie prime, di nuove zone d’investimento del capitale, per l’oppressione dei popoli deboli, ecc.
Le frasi delle due coalizioni belligeranti sulla “difesa della patria” altro non sono che un inganno della borghesia a danno dei popoli.
2. Il governo svizzero è l’incaricato d’affari della borghesia svizzera. Questa dipende per intero dal capitale finanziario internazionale ed è legata nel modo più stretto alla borghesia imperialista delle grandi potenze.
Non è quindi affatto un caso, ma il risultato inevitabile di questi fatti economici, che il governo svizzero conduca — ormai da decenni — una politica e un’azione diplomatica segreta ogni giorno più reazionarie, restringa e violi le libertà e i diritti democratici del popolo, strisci dinanzi alla cricca militare e sacrifichi sistematicamente e con cinismo gli interessi delle masse popolari agli interessi di un pugno di magnati della finanza.
La Svizzera può essere coinvolta da un momento all’altro nella guerra in corso, a causa della soggezione del suo governo borghese agli interessi dell’oligarchia finanziaria e dietro la forte pressione dell’una o dell’altra coalizione di potenze imperialiste.
3. Pertanto, anche in Svizzera, la “difesa della patria” è oggi soltanto una frase ipocrita, perché in realtà non si tratta di difendere la democrazia, l’indipendenza, gli interessi delle grandi masse popolari, ecc.. Si tratta invece di mandare al massacro gli operai e i piccoli contadini per conservare i monopoli e i privilegi della borghesia. Si tratta di rafforzare il dominio dei capitalisti e la reazione politica.
4. Sulla base di questi fatti, il Partito socialdemocratico svizzero respinge in linea di principio la “difesa della patria”, esige l’immediata smobilitazione, chiama la classe operaia a rispondere ai preparativi di guerra compiuti dalla borghesia svizzera e alla guerra stessa, se scoppierà, con i mezzi più energici della lotta di classe proletaria.
Tra questi mezzi sono da segnalare i seguenti.
a. Niente pace sociale; accentuare la lotta di principio contro tutti i partiti borghesi e contro la Lega di Grütli, in quanto centro di agenti della borghesia in seno al movimento operaio, nonché contro le tendenze grütliane all’interno del partito socialista.
b. Bocciare tutti i crediti militari, in tempo di pace come in tempo di guerra, qualunque sia il pretesto con cui vengono richiesti.
c. Appoggiare tutti i movimenti rivoluzionari e tutte le battaglie della classe operaia dei paesi belligeranti contro la guerra e contro i rispettivi governi.
d. Contribuire alla lotta rivoluzionaria di massa in Svizzera, agli scioperi, alle manifestazioni e all’insurrezione armata contro la borghesia.
e. Svolgere un’azione sistematica di propaganda nell’esercito, costituendo a tale scopo speciali gruppi socialdemocratici nei reparti militari e tra le giovani reclute.
f. La classe operaia deve creare di propria iniziativa organizzazioni clandestine in risposta a qualsiasi restrizione o soppressione delle libertà politiche da parte del governo.
g. Attraverso un’opera metodica di chiarificazione tra gli operai, preparare sistematicamente una situazione tale che la direzione di tutte le organizzazioni di operai e impiegati, senza eccezioni, passi nelle mani di elementi che accettino e sappiano condurre la lotta contro la guerra.
5. Il partito pone alla lotta rivoluzionaria di massa, già riconosciuta nel congresso di Aarau del 1915, l’obiettivo della rivoluzione socialista. Questo rivolgimento dal punto di vista economico può essere realizzato fin da ora. È questo il solo mezzo efficace per liberare le masse dagli orrori del carovita e della fame. Il rivolgimento socialista si presenta come il risultato della crisi in cui si dibatte attualmente tutta l’Europa. Esso è assolutamente necessario per la completa liquidazione del militarismo e di tutte le guerre.
Il partito dichiara che tutte le frasi pacifiste, borghesi e socialiste, contro il militarismo e le guerre, se non riconoscono questo obiettivo e i mezzi rivoluzionari per raggiungerlo, sono semplici illusioni o menzogne, che condurranno soltanto a distogliere la classe operaia da una lotta efficace contro le basi stesse del capitalismo.
Senza interrompere la lotta per migliorare la situazione degli schiavi salariati, il partito incita la classe operaia e i suoi rappresentanti a porre all’ordine del giorno la propaganda in favore della trasformazione socialista immediata della Svizzera, servendosi dell’agitazione di massa, degli interventi parlamentari, delle proposte d’iniziativa, ecc., dimostrando la necessità di sostituire il governo borghese con un governo proletario che poggi sulla massa della popolazione non abbiente, spiegando l’imperiosa necessità di misure come l’espropriazione delle banche e delle grandi imprese, l’abolizione di tutte le imposte indirette, l’introduzione di un’imposta diretta unica con aliquote elevate e rivoluzionarie per i grandi redditi, ecc.