Biblioteca Multimediale Marxista
La mattina del 2 marzo 2003 sul treno Roma-Fi due militanti
delle BR-PCC incorrono in un ordinario controllo di identità dei passeggeri
da parte di personale della polizia ferroviaria. Si profilava perciò
il concreto pericolo della cattura e la necessità di farvi fronte. Data
l'inferiorità numerica e nell'armamento, qualunque ipotesi tattica praticabile
avrebbe presentato un alto margine di rischio per la salvaguardia delle forze
e del loro lavoro rivoluzionario, ma sfruttando il vantaggio della sorpresa
poteva essere esercitata una minaccia per realizzare il disarmo dei poliziotti
e garantire il successivo sganciamento delle forze. Tuttavia per la debolezza
della minaccia viene persa l'iniziativa e ne esce un conflitto a fuoco con esiti
tragici che causa la morte del compagno Mario Galesi, la cattura di un militante
e la perdita di materiali organizzativi.
Quello del 2 marzo è il primo conflitto a fuoco dopo molti anni tra mil
delle BR e forze di polizia. Improvvisamente dopo numerosi tentativi sterili,
lo Stato infligge le prime perdite alle BR-PCC a seguito del rilancio della
strategia della LA. Un conflitto a fuoco dall'esito mil sfavorevole alle forze
riv dunque, ma che pur con il suo doloroso epilogo, è un'evenienza intrinseca
al rapporto e al terreno di guerra su cui si confrontano forze riv e Stato,
in cui le perdite per entrambe le parti sono fisiologiche. Perdite che pesano
diversamente sul lavoro riv o sul concreto andamento della fase riv in relazione
alla natura della fase stessa e alle circostanze specifiche nel loro complesso.
In generale l'indirizzo tattico delle BR-PCC nello SA che attraversa la fase
di Ric. delle forze riv e prol, ai fini della massima limitazione delle perdite
e in presenza di valide alternative predispone di evitare il conflitto a fuoco
casuale con forze di polizia. Ciò nondimeno i mil se necessitati lo ingaggiano
o lo sostengono esercitando il diritto di sottrarre le forze alla cattura o
all'annientamento e assolvendo al dovere di garantirne il lavoro riv.. Tuttavia
se questi sono stati i contorni e la sostanza di quella tragica vicenda, fin
dai primi giorni la propaganda controriv ha dipinto i due mil BR né più
né meno che alla stregua di belve sanguinarie perciò non solo
avulsi dalla realtà pol e sociale secondo lo storico e prevalente cliché
controriv., ma perfino privi di caratteristiche umane, passibili perciò
di una campagna di linciaggio mediatico. Che viene realizzata inventando notizie,
dando alle stampe fantasiose testimonianze, pretesi comportamenti irrazionali
del mil catturato e strumentali ricostruzioni dell'evento, allo scopo di avvalorare
come “realtà descritta” quelli che invece erano solo modi
e mezzi per raggiungere gli obiettivi pol della campagna stessa. Con la promozione
del registro della mostrificazione delle figure dei brigatisti infatti, l'Esecutivo
si prefiggeva di incidere sulla tenuta dei mil in attività e prigionieri
e di favorirne disorientamento e cedimenti, di prevenire, intimorendole, espressioni
di riconoscimento pol e di solidarietà di classe, di creare un clima
allarmistico e di pressione funzionale a dare l'impressione di un collaborazionismo
diffuso all'attività antigu, ad indurre prese di posizione lealiste e
non ultimo a giustificare l'adozione di ulteriori misure preventive e repressive
di ordine generale e a garantire pratiche di isolamento del mil catturato fuori
dai canoni attualmente codificati e interventi da "guerra sporca"
verso il campo di classe e riv.. Ottenuto cioè l'insperato successo mil
lo Stato avvia un attacco pol alle BR che sono una forza riv che da 30 anni
rappresenta nel nostro paese gli interessi generali e storici del prol e la
sua prospettiva di potere, la cui attività combattente ha dimostrato
anche al mutare della fase storica, in tutt'altri rapporti di forza tra riv
e controriv e tra classe e Stato rispetto alla sua origine, la capacità
della strategia della LA e della linea di attacco al cuore dello Stato di incidere
nello scontro generale tra le classi, di trasformare a favore del campo prol
e riv i rapporti di potere nello scontro con lo Stato e la BI e di far avanzare
il processo riv pur a seguito delle discontinuità di percorso sopravvenute.
Un attacco che a livello mediatico raggiunge apici “furiosi" oltrepassando
ampiamente la soglia dei toni e degli argomenti plausibili rispetto all'effettiva
realtà pol e al ruolo di direzione riv svolto dalle BR cosicché
dopo un primo passaggio di coesione del quadro pol-istituzionale e sindacale
intorno alla priorità controriv., lo stesso ministro dell'Interno si
incarica di sollecitare la stampa borghese a recuperare una patina di decenza,
recupero a sua volta preparatorio della più sofisticata manovra della
messinscena dell'isolamento del mil BR caduto nel frangente del suo funerale.
Quando la salma del compagno Galesi, tenuta sotto sequestro alla Misericordia
di Arezzo, veniva fatta allontanare da un'uscita posteriore ed il corteo funebre,
separato da feretro, propiziamente bloccato e trattenuto dalla polizia stradale,
di modo che giunta la salma al cimitero di Trespiano potesse essere tumulata
in tutta fretta così da "prevenire" persino le espressioni
di cordoglio e simularne la solitudine, tra le corone di fiori a renderle omaggio
e le schiere di digossini predisposti al controllo, sotto gli occhi dei giornalisti
che avrebbero testimoniato l'indomani la scena dell'isolamento del brigatista,
portando a termine l'opera propagandistica di quella prima fase. Se la costruzione
di "notizie" è una pratica ricorrente di inquinamento e mistificazione
dell'informazione pubblica con cui la BI puntella il suo dominio in crisi, spesso
con il paradossale risvolto di alimentare le confuse illusioni dello schieramento
a suo sostegno, mai finora era stato fatto un uso così spregiudicato
della salma di un brigatista, trattata come un ostaggio a tutti gli effetti,
impiegato nella sua funzione deterrente preventiva verso l'avanguardia riv ed
il prol.. Un agire meschino e ipocrita, espressione chiara tra le tante di ciò
che rappresenta e di cui è portatrice la classe dominante sul piano dei
rapporti sociali e quantomai emblematico della difensiva pol in cui si muove
nel confronto con la strategia della LA per il Comunismo proposta dalle BR a
tutta la classe quale alternativa riv alla crisi della Bi e alla sua guerra.
Infatti, nonostante tutta la martellante campagna intimidatoria alimentata nel
corso della preparazione dell'aggressione imp all'Iraq e del varo delle riforme
del lavoro, con un'opposizione crescente nel campo prol e riv rafforzato politicamente
dalla prospettiva strategica rilanciata nello scontro dall'attacco delle BR-PCC
allo Stato, non solo non ha potuto raccogliere che parziali e consunte dichiarazioni
di lealismo, né consentire ai vertici sindacali - alle prese con ben
altri problemi di legittimazione e contenimento delle spinte operaie alla lotta
- di riversare il successo mil e i contenuti contrioriv. nella mobilitazione
della classe, ma non ha nemmeno evitato che venisse espresso riconoscimento
pol verso i militanti BR e tributato omaggio al compagno caduto. In sintesi,
il dato pol che ha reso impossibile che la vile propaganda controriv strappasse
alla classe le sue av rivoluzionarie e in specifico confondesse ed oscurasse
la limpida e generosa figura del mil caduto, il suo percorso di lotta ed emancipazione
pol e il suo irrinunciabile impegno riv, è stato la dialettica tra l'intervento
e la proposta riv delle BR e le istanze pol e strategiche della classe nello
scontro con lo Stato e la BI.
Con tutto ciò per un mil delle BR-PCC che in questi anni ha avuto l'onore
di condividere la lotta ed il lavoro riv con il compagno Galesi è naturale
ricordarne l'impegno quotidiano profuso e la coscienza pol del ruolo della riv
comunista quale alternativa storica alla crisi e alla barbarie Imperialista
che lo sosteneva saldamente. Il compagno Mario Galesi è stato un esempio
di come può e deve essere un'autentica av comunista combattente che si
fa carico di misurarsi con le cd e le problematiche del processo riv in rapporto
a quanto attestato dalla controriv., senza arretrare di fronte ai rapporti di
forza di questa fase relativamente sfavorevoli alla riv e al prol., né
ai limiti odierni della soggettività di classe e riv nello scontro con
lo Stato e la BI. Un compagno che in ogni suo atto ha rappresentato la rottura
poi con i rapporti di subordinazione a cui la Bi ed il suo Stato hanno preteso
di ridurre la CO ed il prol per tutti gli anni 90 attraverso le pol ed il tessuto
di relazioni neocorporative che sviluppavano, e la ricerca, la pratica e la
maturazione del salto di emancipazione pol nella soggettività di classe
che assume e valuta le cd e le problematiche dell'agire riv in questa fase e
gli dà soluzione in avanti. Fattori soggettivi che hanno reso realizzabile
il necessario sviluppo della linea pol strategica dell'O. a seguito del consolidamento
della controriv maturato nel corso degli anni 90 e perciò l'avanzamento
del processo riv stesso e che hanno caratterizzato la soggettività pol,
il percorso e il contributo del compagno Mario Galesi alla riv, mentre la sua
capacità di affrontare i compiti, le difficoltà e talora gli imprevisti
del lavoro riv con lievità, con quella naturalezza della soggettività
di classe che ha conquistato la sua autonomia poi ed ha perciò acquisito
consapevolezza e fiducia nelle potenzialità riv della propria classe,
gli permetteva di valorizzare le qualità di ogni compagno favorendo il
lavoro riv collettivo. Caratteristiche soggettive del compagno Galesi, del resto
tutt’altro che esclusive, che anzi hanno contraddistinto milioni di comunisti
e prol riv in tutto il mondo e che sono corrispettive ai contenuti sociali dei
massimi livelli di progresso storico di cui la rivoluzione comunista è
portatrice e che ha conseguito nei primi passaggi del suo lungo percorso. Perciò
in questa fase storica contrassegnata dalla tracotanza controriv e guerrafondaia
della Bi quale risvolto della sua profonda crisi, dal relativo arretramento
pol del prol e da equilibri internazionali meno favorevoli alle guerre di liberazione
dei popoli, ma in cui la BI incontra anche forti resistenze al rafforzamento
e all'avanzata del suo dominio e all'intensificazione dello sfruttamento che
ne approfondiscono la crisi pol., queste qualità soggettive delle figure
mil rivestono una particolare valenza pol perché rappresentano il valore
storico della riv comunista e la forza pol rivoluzionaria e la capacità
coesiva che può sviluppare la classe dominata nello scontro di potere
con la Bi e il suo Stato sul terreno riv della strategia della LA, indirizzata
dalla linea politica sviluppata dalle BR-PCC. Non a caso il tentativo è
stato quello di contrastare in tutti i modi questa evidenza pol anche con una
propaganda controriv tesa a demolire le figure riv e in specifico a cancellare
la memoria del mil caduto. Ma sebbene la perdita del compagno Mario Galesi,
del suo spessore umano, del suo contributo al processo riv e del suo sostegno
premuroso sia incolmabile per tutti i compagni e per l'O., egli resta per sempre
un punto di riferimento e di forza pol che nessuna propaganda controriv potrà
mai sottrarre al campo di classe e rivoluzionario.
Rendendo onore al militante Mario Galesi e tentando di restituirne la figura
rivoluzionaria alla classe a cui appartiene ribadisco di rispondere dei miei
atti pol soltanto al proletariato e alle BR che ne sono l'avanguardia e lo rappresentano.
La militante delle BR per la costruzione del PCC Nadia Lioce