Biblioteca Multimediale Marxista
Dagli inizi degli anni 90 le condizioni generali e complessive
dello scontro tra le classi con cui si misura l'avanguardia riv. sono profondamente
segnate dal mutamento dei rapporti di forza (rdf) tra riv e controriv. risultanti
dall'offensiva contro la strategia della LA e le forze rivoluzionarie che l'hanno
praticata e, su un altro piano, di quella contro i paesi a transizione socialista
con ricadute negative anche sulle guerre di liberazione. In particolare nel
nostro paese per un lungo periodo si è determinata l'interruzione dell'intervento
pol-militare delle BR-PCC e della direzione riv. che immette nello scontro tra
le classi, e la discontinuità della fase di ricostruzione delle forze
riv. e proletarie nata all'intemo della più generale fase di Ritirata
Strategica. Fattori, questi, determinanti la battuta d'arresto subita dal processo
riv. in Italia, incidenti a favore della BI nel rapporto con il proletariato,
e in negativo sulla tenuta pol. dell'autonomia di classe e del movimento riv..
Nei primi anni 90 con l'esaurirsi di un'intera fase economica e pol. dell'imp.
e degli equilibri internazionali, se ne apriva un'altra connotata dal subentrare
al modello fordista del nuovo modello di produzione capitalistica "flessibile"
a carattere non espansivo, dalla generalizzazione delle politiche economiche
liberiste avviate dal polo dominante statunitense, dalla ridefinizione della
strategia di dominio e di guerra dell'imp. in funzione del suo allargamento
e della conquista di posizioni più avanzate verso l'est storicamente
non integrato nella catena imp., e dalle complessive rifunzionalizzazioni dello
Stato borghese e delle politiche degli esecutivi legate ai cambiamenti strutturali,
al rafforzamento della BI e al vantaggio pol. e alle posizioni strategiche favorevoli
conquistate dall'imp. negli equilibri internazionali. Per la gran parte degli
anni 80 per lo Stato, la realizzazione dell'obiettivo pol. di logorare e neutralizzare
la guerriglia e attestare la controriv. è il presupposto del progressivo
arretramento delle istanze autonome della classe necessario a scaricare sulla
classe operaia e sul prol. gli effetti della crisi del capitale e ad adottare
le nuove pol. economiche funzionali a sostenere la valorizzazione ai livelli
di concentrazione e centralizzazione che raggiungeva sul piano internazionale
a partire dal polo dominante. Dinamiche ed indirizzi pol. che, a maggior ragione
per l'instabile posizione occupata dal paese nella divisione internazionale
del lavoro a causa del tardivo sviluppo del modello fordista, si sarebbero riversati
con gravi ed estese conseguenze sulle condizioni materiali della classe e dunque
da parte della BI e della sua soggettività pol., per governare le cd
antagonistiche che ne derivavano, era necessario stabilizzare rapporti pol.
complessivi di subalternità del prol. nei conflitti che si aprivano e,
in prospettiva, di subordinazione. La sostanziale debolezza del capitale multinazionale
a base autoctona e il livello a cui la crisi ha investito l'economia del paese,
avrebbero infatti spinto le pol. di privatizzazione dei monopoli statali e la
finanziarizzazione dell'economia e del capitale alla ricerca di valorizzazione
sul piano e su scala internazionale, generando la contrazione della base industriale
del paese senza che le pol. economiche a sostegno delle dinamiche del capitale
potessero favorirne la conquista di posizioni tali nei settori più avanzati
della divisione internazionale del lavoro intorno a cui sviluppare a sufficienza
un complesso di attività economiche in generale accentrate nelle formazioni
economico-sociali dominanti, ma solo a conservare un capitalismo in dura competizione
per mantenere le sue quote di mercato internazionale o rinchiuso nell'orizzonte
dei monopoli di nicchia, inadatto ad assorbire la forza lavoro espulsa dai processi
di ristrutturazione e in generale soggetto a subire la concorrenza dei monopoli
più forti o dei paesi emergenti. Sul medio periodo l'andamento economico
stagnate che ha prevalso negli anni 90, esaurito l'effetto di traino della locomotiva
USA che era stata alimentata dalle ricadute economiche e produttive complessive
derivate dal ruolo di volano economico che ebbe il riarmo raeganiano, e nel
contesto di una più acuta concorrenza internazionale, ha esplicitato
tutta la prospettiva socialmente regressiva a cui la BI avrebbe condotto sia
sul piano della tenuta dei livelli economico-sociali nazionali complessivi che
nuovamente su quello delle condizioni del lavoro salariato condannato alla continua
intensificazione dello sfruttamento, ad una vita precaria in balia del capitale
e, con decurtazioni dirette e indirette dei redditi operai e del lavoro dipendente
in genere, all'impoverimento, essendo quella di ridurre il prezzo della f.l.
al di sotto del valore medio dei mezzi storicamente necessari a riprodurla una
delle ricorrenti controtendenze messe in campo dal capitale in risposta alla
sua crisi, in questi anni costantemente favorita e sostenuta dagli indirizzi
di pol. economica e di riforma economico-sociale adottati da tutti gli esecutivi
che si sono succeduti a supporto del capitale in relazione al nuovo modello
di produzione. In un processo critico di complessivi riadeguamento nei caratteri
storici delle forze politiche istituzionali e nell'assetto dei poteri dello
Stato sul cui lineare programma ed equilibrio pol. a sostegno gravava l'ipoteca
impressa dall'attacco delle BR-PCC, con l'azione Ruffilli, la BI e la sua soggettività
pol., per far marciare le trasformazioni strutturali e le riforme economico-sociali
governandone i conflitti che generavano, doveva soprattutto prevenirli, così
il suo attacco avrebbe potuto logorare e far arretrare le posizioni di resistenza
su cui era attestata la classe. La formula pol. ed il piano di tenuta di una
transizione pol. critica sono stati la concertazione nelle pol. economiche ed
il tessuto di relazioni neocorporative tra esecutivo, Confindustria e Sindacato
confederale, già rodato negli anni 80 nella sua funzione antiproletaria
e controriv. e stabilizzato negli anni 90, che diventa un modo ed un terreno
per governare secondo una progettualità ed una formula pol. il complesso
di riforme economico-sociali e politiche necessarie, in rapporto a quanto di
queste si concretizza sul piano della contrattazione e nelle pol. economiche
di bilancio dello Stato o a quanto diventa "costituzione materiale"
dei rapporti tra le classi. Un "metodo di governo" in base a cui,
a partire dalla subalternità degli interessi di classe agli obiettivi
della BI, poteva essere costruito un rapporto di subordinazione pol. del proletariato,
accerchiandone e neutralizzandone le istanze autonome, radicando la depoliticizzazione
dei conflitti e sospingendo la classe in difensiva. Un progetto pol. che, nelle
sue evoluzioni, verrà colpito dalle BR-PCC con il rilancio dell'attacco
al cuore dello Stato con le azioni D’Antona nel '99 e Biagi nel 2002.
In questo quadro pol. contraddittorio il nodo problematico con cui si confronta
l’av. Riv. è il come dare concretizzazione, e in sostanza riprendere
l'iniziativa nella nuova situazione dei rapporti riv/controriv e classe/Stato,
all'intervento riv. e rilanciare la prospettiva di potere. Storicamente ai fini
di una risposta adeguata a dargli risoluzione, l'av. riv. è obbligata
a misurarsi con l'approfondimento della cd riv/controriv.. La discriminante
tra le av. riv. è diventata la capacità di cogliere questo piano
di cd e la sua centralità, e la volontà pol. di farci i conti
definendo e collocando l'intervento riv. delle forze materialmente attivabili
sul terreno della LA. Il riconoscimento pol. dell'incidenza riv. della strategia
della LA, delle linee pol. e di programma dell'attacco allo Stato e alla BI
e la verifica della rispondenza degli avanzamenti nella progettualità
pol.-strategica prodotti dalla BR-PCC dall'avvio della fase di RS e con l'apertura
di quella di Ricostruzione delle forze riv. e proletarie, alle istanze pol.
e strategiche della classe nello scontro per affermare i suoi interessi generali
e la sua prospettiva di potere contro lo Stato e la BI, sono parte integrante
dell'iniziale sintesi necessaria a ristrette avanguardie per definire in ogni
suo aspetto l'intervento riv.; intervento da cui progredire nella prassi verificata
nello scontro, in continuità-critica-sviluppo con la LP delle BR-PCC
verso una dimensione pol-militare superiore. L'assunzione di responsabilità
pol. verso il proletariato e le BR nell'intraprendere una prassi riv. che sintetizza
il rapporto pol. costruito dalle avanguardie con i termini della proposta delle
BR, i nodi pol. centrali che investono lo scontro classe/Stato e la specifica
capacità pol./militare esprimibile all'avvio dell'intervento riv. impostano
le basi pol. e strategiche che, in mancanza di esperienza riv. complessiva,
guidano le verifiche occorrenti a misurare e ponderare le scelte di ordine tattico
e a selezionare la disposizione delle forze intorno alla LP e al programma perseguito.
Nella prassi complessiva immessa nello scontro, l'avanguardia riv. verifica
gli indirizzi e le potenzialità delle forze, le condizioni particolari
dello scontro e le cd del lavoro riv. nella dinamica attacco/costruzione/attacco
in rapporto con i nodi politici posti dallo scontro classe/Stato nella fase
politica generale interna e internazionale e nelle sue congiunture, e affina
e complessivizza la capacità progettuale. Nei primi anni '90 sono gli
NCC con le iniziative offensive contro la Confindustria e contro la Nato a proporre
nello scontro la risoluzione possibile delle problematiche che investivano l'av.
riv. e di classe a fronte dei passaggi politici in cui veniva messo a punto
il patto neocorporativo sulla politica dei redditi che avrebbe supportato il
governo della crisi e del conflitto e la realizzazione delle politiche economiche
liberiste che urgevano alla B.I. e in cui veniva ridefinita la strategia imp.
con la proiezione offensiva della Nato a seguito del vantaggio conquistato dall'imp.
negli equilibri strategici con la disgregazione del Patto di Varsavia e dell'Unione
Sovietica e con la prima guerra all'Iraq. Nell'assumere nello scontro con lo
Stato e la B.I. il necessario terreno della guerra gli N.C.C. ne impostavano
i termini pol. e mil. a partire dai quali l'avanguardia potesse maturare la
capacità politica e offensiva superiore adeguata ad incidere negli equilibri
generali tra le classi e a modificarli a favore del campo di classe e riv.,
e ad esprimere con ciò il ruolo di direzione riv. storicamente svolto
dalle B.R. su cui costruire il P.C.C. necessario a trasformare lo scontro di
classe in guerra di classe per la conquista del potere politico. In questo senso
con le iniziative contro la Confindustria e la NATO, propongono alle avanguardie
la ricostruzione delle forze intorno al rilancio dell'iniziativa riv.. Un percorso
che si confronta con le durissime condizioni dello scontro e che non è
affatto lineare né scontato perché implica che l'av. identifichi
il carattere generale delle cd con cui si misura nel lavoro riv., che ne dia
una definizione pol. e che conquisti e affini la capacità di superarle
o di governarle in avanti, approfondendo la progettualità in relazione
al passaggio riv. in atto, passaggio che, interno alla fase di ricostruzione
delle forze riv. e proletarie., ha sue peculiarità inerenti la discontinuità
di percorso e di intervento riv. e la necessità di realizzare la costruzione-fabbricazione
del Partito occorrente a dare avanzamento al processo riv. ma a partire da uno
stadio aggregativo delle forze. Fattore quest'ultimo che ha rilevanza su un
piano strategico perché non riguarda particolari nuclei di avanguardie
né è casuale, ma inerisce lo stato e il contesto storici del campo
prol e riv. del quale è parte l'avanguardia, in relazione a quanto la
controriv. vi ha attestato in termini di dispersione delle forze e consolidato
in termini pol. e mil. preventivi e che, finchè non siano state ricostruite
nello scontro le condizioni complessive del suo superamento, ossia tutti i termini
pol-militari per dirigere il processo riv., si riproduce come episodicità
più o meno accentuata dell'intervento riv. e instabilità delle
forze organizzate. La conquista dei primi termini pol. da parte dell'avanguardia
su questo piano è una delle condizioni imprescindibili per avviare l'intervento
sul terreno riv. secondo gli indirizzi della strategia della LA assicurando
tenuta delle forze e prospettiva di avanzamento. Un processo di acquisizione
di cui l'intervento offensivo è uno snodo ma procede per salti e rotture
complessivi in base alle verifiche della prassi nello scontro e alla rielaborazione
che ne opera la soggettività riv. che in questa fase si misura con il
problema di qualificare politicamente e militarmente l'av. favorendone le rotture
soggettive necessarie ad assumere responsabilità pol. sul piano riv.
ed i salti nella capacità di adempierla, problema da affrontare progettualmente
e sul piano programmatico come aspetto pol. centrale della costruzione del Partito
in questa fase e termine dell'avanzamento del processo riv.. L'insieme di riferimenti
alla base dell'esperienza dei NCC si è riversato nella scelta pol. delle
avanguardie riv. che hanno rilanciato l'attacco al cuore dello Stato con l’azione
D'Antona, di esplicitare nel documento che la rivendicò, tanto il ruolo
pol. centrale di questa esperienza nel percorso di rilancio della strategia
della LA, che la presa di responsabilità pol. nell'assumere la denominazione
BR-PCC affermando la continuità pol. e strategica dell'intervento dell'av.
riv. con quanto praticato e proposta la classe dalle BR e con il ruolo di direzione
riv. svolto dall'O. nello scontro generale tra le classi. Un’assunzione
di responsabilità pol. che pratica, attesta e propone l'agire da Partito
per costruire il Partito espresso dalle BR in trent’anni di attività
che in quanto tale e per i contenuti avanzati conquistati dal processo riv.
diretto dall'O. è venuto a far parte in modo indelebile della storia
concreta dello scontro di classe nel nostro paese, al di là dell'operato
controriv. teso oltrechè a neutralizzare le forze anche ad inquinare
e a disperdere I contenuti pol. e strategici della proposta riv. e a negare
con astruse ricostruzioni giudiziarie e poliziesche la riproducibilità
nello scontro attuale dell'avanguardia riv. e della strategia della LA. In realtà
quel che il rilancio della strategia della LA ha attestato dal 99 nello scontro
riv/controriv. e classe/Stato è il necessario e possibile approfondimento
del rapporto pol. di Partito per far avanzare il processo riv. da dove è
giunto dando prospettiva agli avanzamenti prodotti dall'O. e governando in avanti
le cd indotte dagli arretramenti. Un nodo pol. discriminante per tutte le av.
riv. e gli stessi militanti BR per sostenere lo scontro, stante l'approfondimento
del rapporto riv/controriv. e la conseguente radicalizzazione del processo riv.,
e un dato attestato di valore pol. storico che inevitabilmente incide in profondità
il rapporto riv/controriv.. Su un altro piano, il riflesso nelle considerazioni
e scelte tattiche da operare di un passaggio ancora non concluso di una complessiva
definizione strategica del modo di agire delle forze riv. in questa fase è
all'origine dei colpi subiti dall'O.nel corso del 2003; tutt’altro dunque
che derivati da una presunta onnipotenza dello Stato che la propaganda controriv.
ha cercato di accreditare in una delicata congiuntura pol. in cui l'esecutivo,
pur in grado di imporre le sue decisioni ad un Parlamento ridotto a una finizione
ratificatrice, non è affatto riuscito a far marciare linearmente i suoi
programmi.
Anzi, il suo procedere per forzature e strappi nel tessuto di relazioni neocorporative
già eroso dall'attacco dell'O. e dall'opposizione della classe alle pol.
che ha garantito, anche per dimostrare la tenuta delle sue linee programmatiche
in reazione al colpo subito dal progetto di rimodellazione Economico-sociale
(e di riforma in senso federale dello Stato) dall'azione Biagi e alla dialettica
tra opzione riv. e istanze autonome della classe che ha approfondito, hanno
costretto la soggettività pol. della BI e lo stesso padronato a misurarsi
con la sostenibilità pol. di un indirizzo proteso ad attaccare frontalmente
le conquiste storiche del movimento operaio e in generale alla drastica intensificazione
dello sfruttamento del lavoro salariato come chiave di volta nella competitività,
termine principale della rappresentanza poi. che la maggioranza CC può
offrire alla BI. Un indirizzo che, mentre i margini lasciati dalla crisi sono
sempre più ristretti, alimenta il conflitto, ne favorisce le spinte alla
politicizzazione ed incrementa l'impiego di misure repressive nei confronti
delle lotte della classe, rendendo critiche le ricuciture necessarie per compatibilizzare
le istanze sociali e ricondurle sul programma della BI e questo perdipiù
quando l'intero quadro poi. -istituzionale non è affatto riuscito a tradurre
i risultati mil. conseguiti contro le BR in quest'anno in vantaggio pol. per
attaccare ulteriormente la classe e indurla ad indietreggiare, come hanno dimostrato
i reiterati fallimenti dei tentativi persino di inscenare uno schieramento di
classe intorno ai vertici sindacali sul contenuto della “lotta al terrorismo"
a sostegno dello Stato ed della BI. Fatti che confermano come, nel contesto
di sostanziale vulnerabilità pol. di quanto consolidato nel decennio
trascorso dalla controriv., il rilancio dell'opzione riv. e dell'attacco al
cuore dello Stato, affermando gli interessi generali e storici del prol. nello
scontro di potere tra classe e Stato e dando prospettiva strategica alle lotte
della classe, ha aperto un varco nella sua difensiva e ha rafforzato politicamente
il campo prol. e riv., qualificando i contenuti delle av. riv. e di classe e
incidendo positivamente sulle dinamiche di opposizione e aggregazione prol.
nello scontro con lo Stato e la BI.
Sul piano degli equilibri internazionali la strategia di dominio e di guerra
accelerata dal polo dominante USA a seguito dell'attacco al WTC e al Pentagono
per recuperare sulla quota di potere deterrente preventivo rappresentata dalla
storica invulnerabilità del territorio nazionale statunitense, alla prova
in questa congiuntura della conquista e stabilizzazione di posizioni di dominio
e strategiche in Medio Oriente per avanzare ulteriormente,ad Est, ha dimostrato
tutti i suoi limiti in particolare a fronte di una resistenza nazionale irakena
che, immaginata residuale rispetto alla rapida invasione angloUsa, si è
invece trasformata in tempi brevi in una guerra di popolo per la liberazione
del paese dall'occupazione imp.. Guerra che favorisce la crisi politica dell'imp.
mettendone a nudo la vulnerabilità pol., non colmabile dall'assoluta
superiorità di risorse economiche e mil e dalle tecnologie altamente
distruttive che contrappone all'eroica resistenza del popolo irakeno e di quello
palestinese, privi peraltro di qualunque retroterra e sostegno che non sia quello
delle masse arabe. Il riflesso nostrano delle gravi difficoltà in cui
versa il progetto di assoggettamento dell'Iraq per farne risorsa e base dell'avanzamento
della guerra e della controriv. imp. e una condizione del riallineamento dello
schieramento imp., assume talora risvolti grotteschi per le inadeguatezze pol.
dell'attuale maggioranza C.d.L. e di un esecutivo schierato in prima fila a
fianco dell'alleato statunitense contro il "terrorismo internazionale",
e per l'ambiguità dell'opposizione istituzionale e dei suoi addentellati
sociali paraistituzionali dovuta all'obiettiva improbabilità di riuscire
a rappresentare gli interessi generali della BI in crisi politica e all'irrinunciabile
priorità controriv. che qualifica la candidatura del centro-sinistra
a governare. Di fatto nella misura in cui la guerriglia iraqena si è
configurata come una vera guerra di popolo estendendo ed innalzando il livello
del suo attacco, e in particolare a seguito dei moti insurrezionali di aprile
in cui le truppe italiane di Nassirya si sono rese direttamente responsabili
di una strage di civili, è andato in crisi il tradizionale indirizzo
pol. delle missioni italiane, basate propagandisticamente sulla giustificazione
umanitaria e ricostruttiva e materialmente su una disposizione strategico-tattica
del contingente italiano della coalizione imp., impiegato in funzione di compiti
operativi limitati sotto il profilo offensivo in zone di territorio in cui l'aspetto
pol. della prevenzione della lotta armata prevale e in cui perciò può
essere messa a frutto la specifica esperienza antiguerriglia maturata in 30
anni in Italia dall'arma dei carabinieri dei corpi speciali e dall'"intelligence",
e allargata a unità delle altre forze annate con l'insediamento permanete
nei Balcani per il contenimento dei conflitti etnici fomentati dall'imp. per
frammentare e dominare quell'area. Un contingente che, come gli altri sopraggiunto
a dare manforte all'occupazione imp., nell'impossibilità pol e militare
di sostenere l'innalzamento dello scontro, è costretto ad un sostanziale
arroccamento difensivo, inutile e dannoso, se l'alleato USA e le sue offensive
contro le roccaforti della resistenza non raggiungono in breve tempo l'obiettivo
di distruggerle per produrre un indebolimento ed un ridimensionamento strategico
della guerra di liberazione e conquistare un controllo del territorio iraqeno
mai avuto dalla fine dell'invasione e che rappresenterebbe la vera "svolta”,
tanto reclamata, nella stabilizzazione del dominio imp. sull'Iraq. Senza questa,
la partecipazione dello Stato italiano e delle sue truppe alla guerra e alla
controriv. imp., pur sostenuta da una relativa coesione bipartisan puntellata
da una propaganda imp. democraticamente irreggimentatrice intorno al contenuto
della "pace", alla lunga rischia di compromettere la priorità
controriv. che in relazione alla guerra in Iraq, sul fronte interno, si concretizza
nel prevenire quelle dinamiche pol. di massa che riconoscessero nella resistenza
iraqena invece che il "terrorismo" cioè il nemico esterno e
interno, una giusta guerra di popolo per la liberazione nazionale dall'imp.
che, pur all'alto prezzo di sangue e di sacrificio che la conquista della libertà
e del potere sulle proprie sorti impone, può avanzare anche contro un
nemico con una potenza distruttiva infinitamente superiore e in un contesto
di equilibri internazionali non favorevole ai popoli che l'imp. vuole sottomettere.
Una priorità che, per il legame pol. oggettivo tra processi riv. nei
paesi europei e guerre di liberazione nell'area mediterraneo-mediorientale ,
per il quale le BR hanno storicamente prospettato la costruzione del Fronte
Combattente Antimperialista quale strumento dell'attacco comune delle forze
riv. di questa regione alle pol. della BI, diventa contraddittoria perché
se la tenuta della guerra del popolo iraqeno non induce ad un ritiro immediato
delle truppe che aggraverebbe la crisi pol. della BI, e della sua strategia
di dominio e di guerra già a lungo frenata nei suoi programmi di espansione
dalla valorosa resistenza nazionale iraqena, si riflette però negativamente
mlla tenuta del fronte interno della guerra imp. e controriv. e incide relativamente
anche su quanto ha attestato la controriv. nello scontro generale tra le classi
nel nostro paese.
In un contesto interno e internazionale tutt’altro che “pacificato"
nel quale le istanze di liberazione della classe e dei popoli si contrappongono
allo sfruttamento, l’attacco politico mosso in quest’anno alle BR-PCC
e alle proposte che avanzano al prol., teso a contrastarne la dialettica con
le dinamiche pol. e aggregative dell'opposizione di classe e riv. alle pol.
antiprol., guerrafondaie e controriv. della BI, si è legato ad un indirizzo
più generale dell'esecutivo di rafforzamento del fronte interno della
guerra imp. che ha introdotto ulteriori misure preventive e repressive ed è
stato supportato da una vasta e martellante propaganda allarmistica e dall'appoggio
dell'opposizione. In specifico l'attacco pol. all'O. è stato condotto
secondo i criteri della "guerra psicologica" e ha integrato l'azione
antiguerriglia facendo anche uso dell'argomento della debolezza mil. delle BR
per incidere sulla fiducia dei militanti in attività e prigionieri e
delle avanguardie riv. e di classe nelle potenzialità riv. della strategia
della LA per il Comunismo, come se questo argomento non evidenziasse maggiormente
la vulnerabilità e la difensiva politica in cui lo Stato e la BI sono
costretti dall'attacco dell'O.. Nondimeno del resto le aveva evidenziate fin
dall'inizio, il tentativo di mostrificare le figure dei militanti BR e rivoluzionari
o, a seconda dei casi, ad oscurarle come è accaduto con il compagno Galesi
con la strumentalizzazione della sua morte e del suo funerale per inscenarne
l'isolamento dalla classe e per contro con l'esaltazione del militante catturato
nel conflitto a fuoco del 2 marzo, anche per favorire la cancellazione della
memoria del compagno caduto. Una gestione meschina che ha affiancato la consueta
e sistematica azione tesa a stravolgere i contenuti delle dichiarazioni dei
militanti prigionieri ai fini della propaganda controriv., le costruzioni criminogene
di digos e magistratura o i tentativi di impedire la tradizionale espressione
di identità pol. dei prigionieri in occasione di scadenze processuali.
Se questo attacco pol. che ha raggiunto spesso toni incongrui alla storia o
riv. del nostro paese voleva incidere sulla tenuta morale e pol. dei militanti
in attività e prig. e come prospettiva minacciosa verso la base sociale
della LA, ha nello stesso tempo spinto al consolidamento della contrapposizione
dell'impegno riv. e alla sua qualificazione, e alla solidarietà di classe
con i prig. BR e riv., ed in generale ha funzionato come relativa esorcizzazione
delle paure della borghesia. E ciò perché, in ultima istanza,
le ragionì della riv. non sono della soggettìvità riv.,
ma derivano dalla necessità storica del superamento dei rapporti sociali
capitalistici e del dominio della BI, per cui gli avanzamenti attestati dalle
BR-PCC sul piano del processo riv. nel nostro paese con il rilancio della strategia
della LA per il Comunismo sono processi pol. reali che per la loro rispondenza
alle problematiche radicali della fase riv. in atto, pur nella rideterminazione
del suo andamento concreto causata dai vantaggi mil. acquisiti dallo Stato contro
le BR-PCC e, come comprovato dalla verifica storica della valenza strategica
dei riadeguamenti dell'agire dell'av. riv. a ciò che è imposto
dal rapporto riv/controriv., in continuità-critica-sviluppo con quanto
praticato, conquistato e proposto dall'O., segnano un nuovo punto di non ritorno
del processo riv. e trovano sempre il modo di farsi strada nello scontro di
potere tra le classi. Uno scontro di potere di cui questo rito processuale che
pretende di mettere alla sbarra la riv, non è che uno dei tanti momenti
e dei meno rilevanti nel quale in quanto militante delle BR-PCC non posso che
ribadire di rivendicare tutta l'attività riv. dell'O. e di rispondere
dei miei atti pol. al proletariato e alle BR che ne sono l'avanguardia e lo
rappresentano.
ONORE AL COMPAGNO MARIO GALESI E A TUTTI I MILITANTI ANTIMPERIALISTI
CADUTI!
VIVA LA STRATEGIA DELLA LOTTA ARMATA PER IL COMUNISMO!
VIVA L'INTIFADA PALESTINESE E LA GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
IRAQENA!
PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNIAMOCI!
La militante delle BR per la costruzione del Partito Comunista Combattente Nadia
Lioce
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