Biblioteca Multimediale Marxista
La nostra presenza in quest'aula, come prigionieri militanti delle BR-PCC è
tesa a ribadire la necessità-possibilità della lotta armata, come
unica strategia possibile per la conquista del potere da parte del proletariato,
a fronte di condizioni storico politiche maturate dallo sviluppo dell'imperialismo
in questa fase storica. Ribadiamo altresì la validità del percorso
di riadeguamento intrapreso dalle BR-PCC a partire dalle difficili condizioni
di arretramento della classe proletaria in seguito alla controffensiva dello
Stato degli anni '80. Un percorso tutto interno a queste condizioni, dove le
BR, attraverso un processo di riadeguamento dell'attività di direzione
politico militare dello scontro di classe, non solo hanno mantenuta aperta l'alternativa
rivoluzionaria, ma si sono concretamente misurate con i nodi politici che via
via maturavano nel rapporto di scontro tra proletariato e borghesia. Un piano
di iniziativa rivoluzionaria che ha permesso di sviluppare per linee interne
alla classe il necessario lavoro di costruzione dell'organizzazione proletaria
sul terreno della lotta armata per il comunismo dando così sviluppo alla
guerra rivoluzionaria di classe di lunga durata. Un percorso di riadeguamento
che si è sviluppato sull'asse strategico dell'attacco al cuore dello
Stato e sulla necessità-possibilità di sviluppare una politica
di alleanze tra forze rivoluzionarie nell'area geopolitica Europa occidentale-Mediterraneo-Medio
Oriente attraverso la costruzione del Fronte Combattente Antimperialista per
indebolire l'imperialismo attaccando le politiche centrali che lo sostengono
e lo attraversano. Una politica di alleanze antimperialiste che conferma una
necessità improcastinabile per i comunisti di trasformazione rivoluzionaria
dell'intero sistema imperialista e che aderisce ad un'impietosa analisi storica
che definisce la storia dell'imperialismo come storia di barbarie e massacro
dei popoli. Il mantenimento dell'egemonia imperialista sul mondo a fronte della
sua profonda crisi economica, e la necessità di stabilire un nuovo ordine
economico-politico a suo favore è la ragione che lo spinge di nuovo ad
una guerra. Questa è la sostanza dell'aggressione al popolo arabo, altroché
la violazione del "diritto internazionale", altroché operazioni
di "polizia internazionale"sotto l'egida dell'ONU tese a ristabilire
presunte sovranità nazionali defraudate, ma una sequenza di massacri
pianificati di devastazioni catastrofiche che ricadono come una nemesi sulle
masse arabe e sul proletariato del centro imperialista. Un intervento imperialista
costretto a misurarsi con la vasta resistenza del popolo arabo, con un forte
sentimento antimperialista maturato in anni e anni di sfruttamento, di povertà
e di pesanti costi imposti dagli interessi capitalistici, come portato del rapporto
di subalternità e dipendenza economico politica di questi paesi all'imperialismo.
Sono gli stessi scenari di guerra scatenati dalla borghesia imperialista a risottolineare
non solo la necessità ma lo spessore strategico e l'importanza dell'attività
del Fronte Combattente Antimperialista. Il contributo dato dalle BR sul terreno
dell'antimperialismo si è reso tangibile nelle azioni Dozier, Hunt e
Conti, contro l'attivismo imperialista dell'Italia e contro le politiche di
riarmo. In conclusione intendiamo affermare che le continue provocazioni che
da sempre lo Stato ha partorito attraverso l'intensa attività di controguerriglia
allo scopo di ridimensionare lo spessore politico della guerriglia, delle BR,
non sono certamente una novità, sono grotteschi tentativi di mistificare
il portato e la valenza politica della proposta strategica della lotta armata
alla classe e tentare velleitariamente di relegare l'iniziativa rivoluzionaria
nella sfera pre politica della marginalità criminale. Consci del fatto
che il riconoscimento politico le BR se lo sono conquistato in vent'anni di
attività politico-militare, rigettiamo le vostre squallide provocazioni.
Non riconosciamo a questo tribunale nessuna legittimità di giudizio in
quanto esso è l'espressione e il garante del potere della borghesia.
Per questo non intendiamo presenziare all'apologia di questa farsa che ormai
volge al fine. Il processo rivoluzionario non si processa né tanto meno
si arresta, i suoi esiti si decidono fuori di quest'aula.
Guerra alla guerra imperialista
Onore ai comunisti e ai combattenti antimperialisti caduti
Onore alla combattente Faddwa Hassan caduta nel Sud del Libano in un attacco
contro i sionisti
I militanti BR- PCC. Giuseppe Armante, Antonio De Luca, Franco La Maestra