Biblioteca Multimediale Marxista
MUMIA ABU-JAMAL 1ª PARTE
L'unico tra i giornalisti ad interessarsi accuratamente dei MOVE e a fare un
serio sforzo per capirne l'organizzazione è stato Mumia Abu Jamal, un
giornalista altamente qualificato di Philadelphia e presidente della sede locale
dell'Associazione dei giornalisti neri. Attraverso i conflitti del 1978 e dei
successivi processi i suoi dettagliati servizi sui MOVE lo portarono in disaccordo
con i suoi colleghi.
Senza compromettere la sua integrità, iniziò un'attività
giornalistica mentre per aiutare la famiglia guidava un taxi notturno.
Il 9 dicembre 1981 circa alle 4 del mattino, Mumia guidava alla periferia di
Philadelphia, quando vide William Cook, suo fratello, fermato con la macchina
ad un posto di blocco. Cosa è successo nei pochi minuti successivi fu
oscurato dalle differenti testimonianze, alterate o inventate, e dalla pubblicità
estremamente ingannatoria.
Dal momento della comparsa in scena delle guardie, le pistole iniziarono a sparare,
Mumia fu gravemente colpito e l'ufficiale Daniel Faulkner ucciso. Durante il
suo arresto e il conseguente soggiorno in ospedale Mumia fu pestato dalle guardie.
Suo fratello fu accusato di assalto aggravato sebbene le testimonianze successive
e l'evidenza indicarono che il poliziotto aveva picchiato William sulla testa
con una torcia con tanta forza da provocargli una ferita. Accusato di omicidio
di primo grado, Mumia confermò la sua innocenza e come i MOVE processati
dei quali aveva scritto esercitò il suo diritto costituzionale a discutere
il suo caso. Il processo pubblico fu presieduto dal giudice Albert Sabo che
negò subito la richiesta di Mumia di essere rappresentato da John Africa.
Durante la selezione della giuria, Mumia mise la sua sottile capacità
di intervistatore in azione. Non appena la sua stupefacente dignità ed
eloquenza iniziò ad essere chiara agli occhi dei giurati, Sabo vietò
a Mumia il diritto di condurre la sua difesa e ordinò alla corte l'assegnazione
di un avvocato, Anthony Jackson per seguirne il caso.
Allora Mumia rifiutò di partecipare e la sua versione degli eventi sulla
scena del cri- mine non fu mai raccontata. Alcuni testimoni oculari videro un
uomo che scappava dal luogo, il quale non fu mai identificato dalla polizia.
La natura politica del caso divenne chiara quando l'avvocato dell'accusa Joseph
McGill dichiarò che Mumia meritava la pena di morte per la campagna che
fece per oltre dodici anni come rappresentante delle Black Panthers. La giuria,
dalla quale oltre dieci neri furono sistematicamente esclusi rimanendone solo
due, riconfermò il verdetto di colpevolezza e la sentenza di morte.
A OSAGE AVENUE
I MOVE lavorano col principio che il lavoro duro è ripagato dalla salute.
Lunghe ore di lavoro legale e politico non escludevano ai membri di mantenere
gli impegni quotidiani in attività che includevano speciali momenti per
alleviare la sofferenza degli animali. I MOVE diedero centinaia di chili di
cibo a uccelli, cani, scoiattoli e pesci.
"L'ASPIRAZIONE DEI MOVE NON E' CREARE NEMICI MA QUELLA DI NON COMPROMETTERE
LA VITA DI TUTTI, POICHÉ' NOI ABBIAMO IL DOVERE DI PROTEGGERLA; CANI,
GATTI, TOPI, PESCI, FANGO, ERBA, ALBERI, UCCELLI, SCARAFAGGI E VERMI SONO VITA.
ALIMENTARE LA VITA, PROTEGGERLA, MANTENERE PULITE LE STRADE, GLI SPAZI VUOTI,
I PARCHEGGI LIBERI DA STRANI OGGETTI CHE POSSONO FAR MALE A UOMINI O ANIMALI
E' SIA UN OBBLIGO PER LA RIVOLUZIONE DI JOHN AFRICA SIA UNA LOTTA A QUESTI POLITICI".
MOVE
Nei primi anni '80 alcuni membri del MOVE e tanti bambini vivevano
in una serie di case al 6221 di Osage Avenue sul lato ovest della città.
Cesti di frutta e verdura fresca erano esposti sulla strada per incoraggiare
bambini e adulti che passavano a mangiare cibo sano invece di quello confezionato.
I MOVE costruivano anche stufe e procuravano legna da ardere per persone senza
riscaldamento, soprattutto gli anziani soli e costruivano cucce per i cani da
dare ai padroni degli animali per non farli stare fuori casa al freddo.
Nei mesi più caldi una delle attività caratteristiche dei MOVE
era il commercio dei cocomeri. I frutti venivano trasportati su un carro di
legno fatto a mano e questo causava un dispiegamento non indifferente delle
forze dei membri, che lo trasportavano nella strada. I MOVE davano la possibilità
ai clienti di assaggiare ogni cocomero prima di comprarlo e sostituivano sempre
ciò che non soddisfaceva il cliente.
Diverse ore di duro lavoro mantenevano i MOVE sempre "ON THE MOVE"
e mantenevano la famiglia forte e unita e l'organizzazione viva e rispettata.
Uno dei compiti più problematici negli anni passati ad Osage Avenue fu
confortare e rassicurare i bambini dei membri imprigionati, quando la sofferenza
per la separazione dai genitori li faceva piangere e deprimere.
LA CITTÀ DIVENTA SORDA
Alla fine del 1983, tutti gli ufficiali del governo non hanno voluto fare niente
contro l'ingiusta incarcerazione dei membri innocenti MOVE. Anche i media ignorarono
l'intera documentazione. Il 25 Dicembre 1983 MOVE ruppe il black out delle notizie
in un'apparizione diretta al pubblico usando megafoni dalle loro case per informare
la gente sulle ingiustizie e sulla cospirazione della città contro di
loro. Quando alcuni abitanti di Osage Avenue si lamentarono del rumore, i MOVE
gli risposero che anche essi avrebbero dovuto fare pressione sulla città
per intervenire a favore degli innocenti imprigionati, perché l'autorizzare
un'ingiustizia simile senza denunciarla significava che anche gli stessi vicini
sarebbero potuti essere portati via e rinchiusi. I vicini invece si fidarono
del governo e videro come unica soluzione cacciare i MOVE dal vicinato.
Qualche settimana dopo Wilson Goode diventò sindaco. Mentre molti abitanti
di Philadelphia si compiacevano di avere per la prima volta un sindaco di colore,
di soppiatto Goode rinnegava le precedenti promesse fatte ai MOVE e non prese
alcun provvedimento finché gli altri conflitti non vennero a galla. Anticipando
ciò che la città avrebbe fatto per metterli a tacere, MOVE iniziarono
a fortificare le case a Osage Avenue. Nel frattempo la polizia preparò
un assalto omicida, ottenendo in segreto più di 37 chili di esplosivo
militare " C-4" dall'FBI, violando le regole del corpo di polizia,
dell'FBI e delle leggi federali circa il trasporto dell'esplosivo. Mentre i
mesi passavano, nuovi avvenimenti iniziarono a investire i MOVE, di nuovo, ma
questa volta focalizzandosi sul disappunto dei vicini di Osage Avenue con i
MOVE, più che sulla lunga disputa legale alla quale questi MOVE partecipavano.
Dopo che i MOVE indissero un incontro con i residenti di Osage Avenue nel Maggio
'84 per esprimere le loro posizioni, la polizia con le intimidazioni iniziò
la sua campagna vessatoria. Tra Giugno e Ottobre, Alfonso Africa fu arrestato
e picchiato a sangue diverse volte dalle guardie, e gli spararono (non casualmente)
durante un arresto.
L'8 Agosto 1984 centinaia di poliziotti e vigili del fuoco passarono la giornata
circondando il blocco di case di Osage Avenue in quella che viene vista come
una squallida premessa al disastro successivo, ma i MOVE non cedettero alle
provocazioni.
Frustrati dall'incapacità degli ufficiali della città nel risolvere
il conflitto, il vicinato di Osage chiese al governatore Dick Thornburgh di
intervenire che invece rifiutò l'invito. (E quando successivamente entrò
a comandare il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, rifiutò di
investigare sulla vera catastrofe del 13 Maggio 1984 che avrebbe anche potuto
prevedere).
13 MAGGIO 1985: BOMBE E SPARI
I MOVE cercarono con i negoziatori un tentativo per sventare la crisi fino all'ultimo
minuto: se la città avesse rifiutato qualsiasi richiesta sulle passate
procedure legali e se un qualsiasi ufficiale non avesse iniziato un'onesta indagine
sui fatti del 1978, i MOVE avrebbero declinato il confronto. Ufficiali e media
ignoravano tutto ciò.
L'8 Maggio Alfonso Africa fu condannato a 5 anni per aver "minacciato"
un ufficiale durante un precedente arresto. L'11 Maggio, la polizia ottenne
un mandato di arresto per Alfonso (sebbene fosse già in carcere) e lo
usò due giorni dopo per giustificare l'assalto coi gas lacrimogeni nella
casa di Alfonso e Chester, in Pennsylvania. L'unico adulto presente, la moglie
Mary, fu arrestata e i loro 5 bambini portati via mentre la polizia perquisiva
la casa.
Per dare basi legali all'attacco a Osage Avenue, il giudice Lynne Abraham firmò
i mandati di arresto l'11 Maggio per Ramona, Conrad, Frank e Teresa Africa con
l'accusa di cattiva condotta e minaccia terroristica. Il giorno dopo la polizia
evacuò il blocco 6200 di Osage Avenue e sgombrò le macchine parcheggiate.
Il Lunedì 13 Maggio 1985 polizia e pompieri sferrarono un attacco militare
alla casa dei MOVE con il lancio di gas lacrimogeni, con idranti, pistole, UZI,
M-16, armi col silenziatore, fucili automatici Browning, mitragliette M60, bazooka
da 20mm e pistole automatiche calibro 50. Alcune di queste armi furono ottenute
illegalmente con l'aiuto delle industrie delle armi, dell'alcool e del tabacco
americane.
Tra le 6:00 e le 7:30 di mattina la polizia invase l'area con i lacrimogeni
e sparò oltre 10.000 colpi contro la casa sapendo che era piena di donne
e bambini. Provò anche a far crollare le mura della casa con l'esplosivo
fornito illegalmente dall'FBI. Nessuno di questi tentativi riuscì a far
spostare i MOVE dalla casa. Più tardi nel pomeriggio un elicottero della
polizia di stato fu usato per sganciare una bomba sul tetto della casa che provocò
un incendio deliberatamente non estinto dalla polizia.
L'incendio divampò velocemente e raggiunse diverse case bruciandone un
blocco di circa 60.
OMICIDIO NEL VICOLO
Con le case in fiamme, i MOVE cercarono ripetutamente di estinguere l'incendio,
ma furono individuati dalla polizia che sparò uccidendo adulti e bambini
nel vicolo dietro la casa. Ramona Africa e un bambino, Birdy Africa, scapparono
dall'incendio e furono presi. Sei adulti e cinque bambini furono uccisi, e tra
questi c'era anche Rhonda Africa, la madre di Birdy. II sindaco Goode, più
tardi, dichiarò di avere ordinato che i bambini MOVE venissero presi
in custodia qualche giorno prima dell'assalto dovunque si trovassero, lontano
da casa.
Le indagini rivelarono che la mattina del 13 Maggio un veicolo conosciuto dei
MOVE che trasportava i bambini, passava per Osage Avenue e la polizia spostò
la barricata per farli entrare.
Il bombardamento ad Osage Avenue diventerà una notizia internazionale
durante la notte. I media riportarono il giorno successivo che il conflitto
a fuoco continuò nel vicolo dietro la casa dopo che fu lanciata la bomba,
ma la storia si trasformò velocemente in una conferenza, il commissario
della polizia Gregore Sambor, che si trovava in prossimità del vicolo,
inizialmente confermò che fu la polizia a sparare in quell'occasione,
ma dopo aver parlato con gli aiutanti si corresse e disse il contrario. Qualche
mese dopo gli investigatori interrogarono tutti gli ufficiali in questione.
Quando il tiratore professionista della polizia William Stewart dichiarò
che alcuni ufficiali avevano sparato con i loro UZI nel vicolo alle 7:30 del
mattino, il suo avvocato interruppe velocemente l'intervista per parlare con
lui privatamente.
Alcuni pompieri testimoniarono di aver sentito colpi di pistola in serata. Un
fucile a doppia carica, due pistole e due revolver furono le sole armi trovate
tra le ceneri della casa dei MOVE.
La polizia di Philadelphia aveva alla fine superato se stessa in depravazione,
rendendo più difficile a chi aveva collaborato a questo crimine, l'ufficio
di esame medico, la loro copertura, quello che cioè era già avvenuto
per l'8 Agosto 1978 e per Mumia Abu-Jamal nel 1981. Il personale dell'ufficio
di esame medico arrivò deliberatamente in ritardo sul luogo, dopo che
una gru aveva già rimosso le macerie, cancellando la possibilità
di ricavare le esatte posizioni. I corpi furono poi lasciati nelle celle frigorifere
e l'esame dei campioni del sangue e dei tessuti dei polmoni arrivarono sufficientemente
in ritardo per far sì che i risultati dell'esame fossero inconcludenti
per stabilire la causa di morte sulla base dei maltrattamenti del 13 Maggio.
All'ufficio di esame medico di Philadelphia furono revocati i certificati emessi.
DARE LA COLPA ALLE VITTIME
Al processo di Ramona Africa sia il giudice Michael Stiles che l'avvocato dell'accusa
Joseph McGill segnalarono alla giuria che la polizia e gli ufficiali della città
sarebbero stati egualmente puniti ad un altro processo con un'altra giuria.
La giuria del processo contro Ramona la condannò colpevole di rivolta
e cospirazione con pene dai 16 mesi ai 7 anni. Il tenente Frank Powell, che
materialmente gettò la bomba e l'ufficiale William Klein, che la assemblò,
si rifiutarono di testimoniare appellandosi al 5° emendamento che protegge
dalle incriminazioni personali.
Il sindaco Goode ordinò ad una commissione di indagare sulla catastrofe.
Le ricerche si dimostrarono critiche verso gli ufficiali della città,
ma la commissione non aveva alcun potere per accusarli. Nel 1986, il procuratore
distrettuale Ron Castille, formò una nuova giuria per indagare sui comportamenti
fuori legge commessi nella città. Non inserendo le 11 morti, le 60 case
rase al suolo, gli esplosivi non autorizzati in possesso dell'esercito e il
fuoco che fu deliberatamente appiccato e lasciato divampare senza alcun intervento,
la giuria superiore costituita da Castille, seguì le sua raccomandazioni
e non ridiscusse alcuna accusa. (Castille, più tardi, usò solo
scuse per spiegare perché il rapporto di un gruppo indipendente di medici
legali famoso nella nazione, chiamati a studiare l'evidenza, non fu mai mostrato
alla giuria).
Anche una speciale giuria federale, che indagava sulle violazioni dei diritti
civili, non ridiscusse le accuse. Tutte queste indagini si limitarono ad indagare
sui fatti del 13 Maggio rifiutandosi di considerare le azioni legali improprie
precedentemente messe in atto, soprattutto le continue ed ingiuste incarcerazioni
dei 9 membri MOVE arrestati l'8 Agosto 1978.
Nel 1987 Wilson Goode fu rieletto sindaco. Lui e i suoi sostenitori interpretarono
questo fatto come il consenso alla disastrosa azione del 13 Maggio 1985. Altri
videro la sua vittoria come una triste necessità. Il candidato dell'opposizione
era Frank Rizzo. Prima che il freddo e sanguinoso assassinio alla luce del sole
fosse completamente nascosto, Ramona costruì una protesta civile contro
gli ufficiali scelti e la città per la violazione dei suoi diritti civili
il 13 Maggio 1985.
Il caso andò avanti molto lentamente dato che i giudici federali cambiarono
le loro opinioni su chi fosse effettivamente il responsabile. A un certo punto,
il magistrato federale William Hall decise che lanciare bomba non era una dimostrazione
eccessiva di forza.
Ramona immediatamente si appellò a questa legge che un gruppo di tre
giudici più tardi capovolse, ma il fascicolo fu nuovamente riconsiderato
dalla corte suprema degli Stati Uniti della città.
PRIGIONI
"QUESTO SISTEMA NON HA COSTRUITO LE PRIGIONI PER RECUPERARE I DETENUTI,
HA COSTRUITO PRIGIONI CON LA SCHIAVITU' E CON I SOLDI CREATI DALLA SCHIAVITU'
MENTALE. LE PRIGIONI SONO SOLDI CHE CREANO ISTITUZIONI. SENZA PRIGIONI GLI SCERIFFI,
I SOVRAINTENDENTI, I CONTROLLORI E LE GUARDIE SAREBBERO DISOCCUPATI E I POLITICI
TAGLIATI FUORI DALLE MIGLIAIA DI DOLLARI CHE CREANO LE INDUSTRIE DELLE PRIGIONI"
MOVE
Per anni la Pennsylvania ha riempito le carceri fino a sovraffollarle
più velocemente di quanto avrebbe impiegato a costruirne di nuove. L'analisi
di Jobo Africa nasce dal fatto che nel 1990, la costruzione di galere diede
inizio alla crescita industriale del paese. Il governo degli stati uniti sostiene
di essere una società libera nascondendo l'esistenza di prigionieri politici,
cioè i membri del Black Panther, i leaders degli Indiani d'America, i
combattenti per l'indipendenza portoricana e altri attivisti politici imprigionati
per le loro idee e associazioni. Con l'idea di distruggerli, questi prigionieri
politici ufficialmente sconosciuti sono comunemente soggetti a torture ed arresti.
In una prigione di un'area sconosciuta della Pennsylvania, i MOVE hanno vissuto
anni di ripetuti abusi fisici e psicologici. Delbert, Carlos e Chuck Africa
furono tenuti in isolamento per più di sei anni, per aver rifiutato di
violare il loro credo MOVE non tagliandosi i capelli. Le donne MOVE Janet, Janine,
Merle, Debbie, Consuewella, Sue e Alberta Africa mantennero il loro credo religioso
rifiutando di dare campioni del loro sangue e furono ripetutamente messe in
isolamento, anche per più di tre anni.
Le sadiche guardie carcerarie furono felici di informare Delbert, Janet, Sue,
Phil, Janine e Consuewella Africa che i loro bambini erano stati uccisi nell'assalto
del 13 Maggio '85 compiuto dalla polizia. La grande famiglia MOVE è in
stretto contatto tramite lettere, visite frequenti e telefonate nei limiti di
ciò che permette il regime carcerario. Ciò è costato una
grande quantità di tempo e denaro e i detenuti sono costretti a fare
chiamate a carico del destinatario che spesso è lontano da Philadelphia.
TORNANDO A CASA
Dato che alcuni membri dei MOVE furono messi in semilibertà vigilata,
la commissione per la semilibertà della Pennsylvania, apri un fascicolo
speciale nel quale ogni potenziale MOVE in semi-libertà avrebbe dovuto
accettare di non riassociarsi con alcun MOVE come condizione necessaria per
restare libero. Tutti i detenuti rifiutarono di accettare questa condizione
incostituzionale e rimasero in carcere. A un certo punto alcuni membri furono
lasciati tornare a casa solo dopo che avevano scontato il massimo della pena
prevista per le loro imputazioni: nel 1988 Alberta Africa dopo 7 anni e Sue
Africa nel 1992 dopo 12 anni.
Dopo il rilascio del 13 Maggio 1992, Ramona Africa fece numerose apparizioni
nelle radio e televisioni, il pubblico le dimostrò rispetto e ammirazione
per la sua forza e perseveranza e questo la rese una celebrità.
Disegnando un parallelo con i neri del Sud Africa, combattenti per la liberazione
dalla persecuzione legale che perseguiva l'apartheid, Ramona confermò
che la famiglia Africa era più forte, più determinata di prima
e che avrebbe continuato a lavorare per liberare tutti i prigionieri MOVE. In
contraddizione con le ricerche della suprema giuria, confermò anche che
la polizia apri il fuoco sui MOVE mentre questi provavano a estinguere l'incendio
che divampava nelle loro case nel 1985.
Nell'autunno del 1993 la commissione per la semilibertà decise l'abbassamento
della pressione per eliminare la limitazione speciale creata appositamente per
i MOVE. A Carlos Africa fu garantita la libertà e uscì il 9 Dicembre
1993 dopo 12 anni e mezzo di carcere. Subito dopo fu rilasciata anche Consuewella
Africa dopo quasi 16 anni dal suo arresto.
"NONOSTANTE LA NOSTRA FAMIGLIA E' STATA ASSASSINATA, NONOSTANTE IL FATTO
CHE SIAMO STATI IN GALERA PER ANNI PER CRIMINI NON COMMESSI, NONOSTANTE ESSERE
STATI CONFINATI IN ISOLAMENTO PER LUNGHI ANNI SENZA INTERRUZIONI, NONOSTANTE
TUTTE LE TORTURE FISICHE E PSICOLOGICHE ALLE QUALI CI HA SOTTOMESSO QUESTO SISTEMA,
NON ABBIAMO INTENZIONE DI RALLENTARE, RIMANGIARE QUALCOSA, NOI STIAMO DIVENTANDO
PIU' FORTI GRAZIE A JOHN AFRICA."
MOVE
VECCHIE FACCE IN POSTI NUOVI
Dopo il 13 Maggio i MOVE rimarranno per sempre nella storia di Philadelphia.
Migliaia di inserti, editoriali, articoli e interviste furono seguite da documentari,
libri o progetti per un lungometraggio. Un decennio di storie distorte produsse
una nuova ondata di disinformazione, sebbene la verità cominciava a emergere
a sprazzi. Per far nascere una documentazione vera i sostenitori dei MOVE pubblicarono
"20 anni on the move" nel 1991.
Quando il secondo mandato del sindaco Wilson Goode giunse al termine, Franck
Rizzo fece un nuovo imbroglio per ritornare a fare il suo vecchio lavoro, ma
morì per un attacco di cuore il 16 Luglio 1991.
Nel Gennaio del '92 Ed Rendall divenne sindaco di Philadelphia e affrontò
il duro compito di dare un altro aspetto all'immagine della città povera,
teatro di scandali, della corruzione, dei serial killer, con una crisi di bancarotta
e l'etichetta di "città che ha gettato la bomba". Nel 1994
il giudice Rolf Larson (che durante il processo per il massacro dell'8 Agosto
aveva sottolineato "Devono appendere questi sporchi negri dal soffitto
in gabbia per vedere com'è in questo modo") fu rimosso dalla corte
della Pennsylvania per aver ricevuto irregolari prescrizioni di droga. Il giudice
successivo, Lynne Abraham, (che aveva firmato le garanzie ai MOVE nel 1977 e
nel 1985) diventò il nuovo procuratore distrettuale della città.
Anni di bagni di sangue e di vite sacrificate diedero ai MOVE una credibilità
ed integrità che trattenne la polizia dal tentare intimidazioni e maltrattamenti
come ai primi tempi, quando i membri arrestati venivano picchiati costantemente.
Mentre molte guardie ancora continuavano a sperare che tutti i MOVE morissero,
distruggendo l'eredità di Osage Avenue che invece non potrà mai
essere cancellata con pistole e bombe.
La città adottò la strategia per la quale si focalizzava l'attenzione
su altri avvenimenti nella speranza che la colpevolezza del governo nella strage
sarebbe stata quasi totalmente dimenticata e i libri di storia accuratamente
censurati.
I MOVE si opposero a questa nuova strategia con la stessa tenacia e forza che
avevano impiegato in passato.
Incontri, manifestazioni e altri eventi furono costruiti ogni anno per l'8 Agosto
e il 13 Maggio. Nel 1994 i MOVE ripubblicarono il giornale "The First Day".
I membri furono sempre impegnati per l'aumentare delle richieste da parte degli
studenti, gruppi, comunità, attivisti politici e intervistatori di tutto
il paese.
MUMIA ABU JAMAL 2^ PARTE
Dopo essere stato trasferito in un carcere lontano da Philadelphia nel 1983
e dopo che i suoi appelli di giudizio furono negati, Mumia fu dimenticato dalla
cronaca e largamente abbandonato dal pubblico più in generale.
I MOVE comunque assisterono Mumia in ogni modo. Negli articoli sull'8 Agosto
1978 e sui seguenti processi Mumia aveva preso una ferma posizione in favore
della verità e della giustizia. Si mise contro lo stato delle cose e
rifiutò l'opportunità di essere il direttore del notiziario giornaliero.
Il risultato si ebbe dopo molti anni e si impegnarono forze e sacrifici enormi,
ma l'intera carriera di Mumia come giornalista riuscì ad entrare in circolo
pienamente con un seguito senza precedenti e i MOVE giocarono un ruolo strumentale
per questo.
Mentre era confinato nell'isolamento totale in attesa di morte Mumia non perse
mai l'attitudine giornalistica continuando a scrivere tutto quello che vedeva,
sentiva e provava. Nel 1990 alcuni suoi articoli sono apparsi sul "The
Jale Low Journal", "The Nation" e altre pubblicazioni. Nel 1991
i MOVE attraverso la coordinazione di John Africa consolidarono il supporto
locale per Mumia formando "The concerned family and Friends of Mumia Abu
Jamal" con a capo Pam Africa.
Il comitato iniziò a farsi conoscere, a informare e chiedere sottoscrizioni
e contributi attraverso anni di duro lavoro crebbero da piccolo gruppo a collettivo
internazionale. Il famoso avvocato della difesa Leonard Weinglass fu nominato
per riaprire il caso.
The lnternational Concerned Family and Friends iniziò nel 1993 la pubblicazione
del Jamal Journal, il giornale di Mumia. Nel 1994 la radio pubblica nazionale
accettò di mandare in onda una serie di discorsi di Mumia che legge i
suoi commenti, ma sotto la pressione dell'Ordine Fraterno della Polizia i progetti
per la diffusione furono bloccati.
Nel Gennaio 1995 Tom Ridge diventò governatore della Pennsylvania. A
differenza del suo predecessore Ridge era un avido sostenitore della pena di
morte e la prima esecuzione in Pennsylvania dal 1962 fu presto attuata. I primi
di Maggio LIVE FROM DEATH ROW, una collezione di 215 pagine di scritti di Mumia
fu pubblicata e ora è possibile acquistarla in tutti i negozi di libri.
La decisione dell'esecuzione di Mumia provocò una tempesta di proteste
internazionali.
APPELLI AL P.C.R.A.
L'atto sussidiario collaterale post-condanna della Pennsylvania (PCRA) autorizza
i già condannati ad essere riesaminati o presentando l'idea di una nuova
evidenza o per violazioni costituzionali o per mancata assistenza degli avvocati.
E' raro per un nuovo processo essere riesaminato attraverso il PCRA, perché
molti imputati non possono permettersi le spese di un'intera reinvestigazione.
Essendo già difficile rimanere in contatto con l'esterno, fare interviste
ai testimoni, consultare esperti e riesaminare l'evidenza, è un'attività
che è impossibile svolgere in una cella carceraria.
In più, gli appelli post-processo hanno spesso a che fare con interpretazioni
complesse e procedure giuridiche di casi precedenti, più che con l'evento
criminale specifico.
La maggior parte del materiale legale dei MOVE dell'8 Agosto 1978 (e molta della
documentazione legale su Mumia Abu-Jamal) furono distrutte nell'incendio del
13 Maggio 1985. Alla luce di queste costrizioni, i nove imputati dell'8 Agosto
non furono in grado di richiedere l'appello PCRA prima del 1990, quando ottennero
l'appoggio di un avvocato. Ora nel 1996 grazie a ritardi e rinvii il caso è
ancora pendente.
Nel Giugno 1995, dopo anni di ricerche approfondite, un gruppo di avvocati guidati
da Leonard Weinglass ha richiesto l'appellò al PCRA per Mumia Abu-Jamal
che documentava un'evidente cattiva conduzione e violazioni costituzionali in
quello che tutto era tranne un processo giusto svolto da una giuria di pari
(eguali, onesti).
Le ricerche dimostrarono che Mumia era stato osservato e braccato dall'FBI da
quando aveva 14 anni e che il giudice Sabo aveva sentenziato più pene
di morte di tutti gli altri giudici dell'intero paese. Dichiarando che sarebbe
stato giusto per entrambe le parti, Sabo negò la mozione per la quale
era stato ricusato e riuscì a presiedere alle udienze del PCRA. Abbandonando
anche le pretese di essere imparziale, Sabo attaccò l'avvocato della
difesa incarcerando uno per tentata partecipazione a un intervento di difesa
e infliggendogli una multa da mille dollari per non essersi mosso velocemente.
Prima della fine delle udienza anche i più importanti editorialisti di
giornali e tv erano a conoscenza delle ingiustizie di Sabo e biasimavano apertamente
la conduzione del processo trasformatosi in farsa. Nell'autunno del 1995 il
caso arrivò alla corte suprema dello stato dopo che Sabo rifiutò
di concedere a Mumia un nuovo processo.
STANDO IN MOVIMENTO
Molti MOVE che erano bambini nel 1978 ora hanno i loro bambini, facendo sì
che gli originari membri dei MOVE siano nonni. Le predizioni della fine dei
MOVE dopo il 13 Maggio 1985 si rivelarono false grazie alla pronta rivitalizzazione
dei MOVE come entità visibile e attiva. Dopo 25 anni dalla loro prima
apparizione a Philadelphia, l'organizzazione MOVE mantiene i rapporti con una
lista internazionale di contatti e continua ad avere una lista piena di incontri.
Ramona Africa è stata invitata a parlare alla rispettata Università
di Harvard, adempiendo così alla profezia di John Africa di qualche decennio
precedente. Per soddisfare la crescente richiesta di informazione circa l'organizzazione
Sue, Ramona e Carlos Africa sono andati in un tour europeo nel febbraio 1996,
che prevedeva tappe come Londra, Amsterdam, Bruxelles etc.
Le attività dei MOVE continuano speditamente e l'attuale battaglia per
la libertà di Mumia Abu-Jamal è diventata la parte più
importante della loro attività. I MOVE hanno anche iniziato a lavorare
in solidarietà con gruppi che si mobilitano per tutti i prigionieri politici
degli stati uniti come Leonard Peltier, Linda Evans, Mutulu Shakur, Geronimo
jr Jaga, Marilyn Buck, Sundiata Acoli e molti altri. La propaganda del governo
che dipinge i MOVE come terroristi, speculando sulla possibilità di un
nuovo, violento confronto. Comunque una revisione di fatto dei conflitti passati
rivela che gli unici a iniziare un conflitto violento sono sempre stati poliziotti,
sceriffi e altri agenti dello stato. Invariabilmente, la prima mossa dei MOVE
in ogni conflitto è stata la denuncia degli eventi attraverso manifestazioni,
proteste, lettere interviste, etc. Solo se l'opposizione sceglie di reagire
con metodi meno pacifici, anche i MOVE reagiranno.
Se le armi usate per attaccarli sono pugni, mazze, pistole, bombe, gas lacrimogeni,
registratori, videocamere, fax e computer, i MOVE si difenderanno soprattutto
con la strategia di John Africa.
"QUESTO GOVERNO CONTINUERA' AD A VERE PROBLEMI FINO A QUANDO NON FARA'
TORNARE LA NOSTRA GENTE A CASA. E NON CI IMPORTA COME QUESTI UFFICIALI LO FACCIANO,
NE' CHE TIPO DI SCUSA O TATTICA USERANNO PER COPRIRE IL FATTO CHE HANNO TRATTENUTO
IN CARCERE NOVE INNOCENTI PER PIU' DI 17 ANNI E CONDANNATO UN UOMO INNOCENTE
ALLA PENA DI MORTE"
MOVE