Biblioteca Multimediale Marxista


"L' Ordine Nuovo", 1° novembre 1924




Il Partito comunista non è soltanto l'avanguardia della classe operaia, esso deve esserne anche il distac- camento organizzato. In regime capitalista, esso ha dei compiti estremamente importanti e vari. Esso deve dirigere il proletariato nella sua lotta fra difficoltà di ogni sorta, condurlo all'of- fensiva quando la situazione lo esige, sottrarlo, guidan- dolo alla ritirata, ai colpi del suo avversario quando esso rischia di essere schiacciato da quest'ultimo, inculcare nella massa dei senza partito i principi della disciplina, di metodo di organizzazione, di fermezza necessari alla lotta. Ma il partito non verrà meno a questi suoi compiti soltanto se sarà esso stesso la personificazione della disciplina e dell'organizzazione, se sarà il distaccamento organizzato del proletariato. Altrimenti esso non potrà pretendere di conquistare la direzione delle masse proletarie.
Il partito è dunque l'avanguardia organizzata della classe operaia. Il Partito comunista è l'avanguardia organizzata, ma non la sola organizzazione della classe operaia. La classe operaia ha una serie di altre organizzazioni che le sono indispensabili nella lotta contro il capitale: sindacati, cooperative, comitati di officina, frazioni parlamentari, unioni delle donne senza partito, stampa, associazioni, organizzazioni di cultura, unione della gioventù, organizzazioni di combattimento rivoluzionarie (nel corso dell'azione rivoluzionaria diretta), Soviet dei deputati, Stato (se il proletariato è al potere), ecc.
La maggior parte di queste organizzazioni sono apolitiche: qualcuna soltanto aderente al partito o totalmente o per ramificazione. Tutte sono, in certe condizioni, assolutamente necessarie alla classe operaia, per consolidare le sue posizioni di classe nelle differenti sfere della lotta e farne una forza capace di sostituire l'ordine borghese con l'ordine socialista.
Ma come ottenere l'unità di direzione in organizzazioni così diverse? Come evitare che la loro molteplicità non porti con se i dissensi nella direzione? Queste organizzazioni, si dirà, compiono ciascuna il proprio lavoro in una sfera speciale e, per conseguenza, esse non possono importunarsi vicendevolmente. E' giusto. Ma tutte devono condurre la loro azione con una direzione unica, perché esse servono tutte una sola classe: quella dei proletari. Chi dunque determina questa direzione unica? Qual è l'organizzazione centrale sufficientemente sperimentata per elaborare questa linea generale e capace, grazie alla sua autorità, di incitare tutte le organizzazioni a seguirla, di ottenere l'unità di direzione ed escludere la possibilità di colpi di testa?
Questa organizzazione è il partito del proletariato. Esso ha, veramente, tutte le qualità necessarie. Prima di tutto, esso racchiude in se la parte migliore della classe operaia, una avanguardia legata direttamente con le organizzazioni senza partito del proletariato, che i comunisti frequentemente dirigono. In secondo luogo il partito è, per la sua autorità, la sola organizzazione capace di centralizzare la lotta del proletariato e di trasformare così le organizzazioni politiche della classe operaia in organi suoi di collegamento.
Il partito è la forma superiore dell'organizzazione di classe del proletariato.