Biblioteca Multimediale Marxista
Palazzo di giustizia
della contea di Marin
5 gennaio 1971
Devo esporre alcune brevi considerazioni, ma, prima di ogni altra cosa, tengo
a dichiarare davanti alla corte e agli abitanti di questo paese che io sono
innocente di tutte le accuse presentate contro di me dallo Stato della California.
Io sono innocente ed affermo che, di conseguenza, nessun atto criminale di qualunque
tipo giustifica la mia presenza oggi davanti a questo tribunale.
lo mi trovo qui vittima di una macchinazione politica che, lungi dal dimostrare
la mia colpevolezza, accusa lo Stato della California come agente della repressione
politica. Lo Stato della California rivela in effetti il ruolo che rappresenta
utilizzando come prove contro di me la mia partecipazione alle lotte che conduce
il mio popolo, il popolo nero, contro le molteplici ingiustizie sociali, utilizzando
particolarmente la mia partecipazione al Comitato per la difesa dei fratelli
di Soledad.
Il popolo americano si era illuso nel credere fino ad ora che tale impegno fosse
protetto dalla Costituzione.
Per avere la certezza che queste questioni politiche non saranno distorte e
snaturate, mi trovo costretta a prendere parte attiva alla mia difesa sia come
accusata, sia come donna nera, sia come comunista. È mio preciso dovere
aiutare coloro che sono direttamente implicati nel processo, come pure gli abitanti
dello Stato della California, ed il popolo americano in generale, a capire quale
è la base reale del problema.
Ciò che si mette sotto accusa sono le mie convinzioni ed i miei interventi
politici, la mia lotta quotidiana per combattere tutto ciò che concorre
a paralizzare economicamente e politicamente l'America nera.
Nessuno può parlare meglio di me delle mie convinzioni e delle mie attività
politiche. Una giustizia che condanna virtualmente al silenzio la persona stessa
che ha più da perdere sembra già contenere in sé i germi
della propria distruzione.
È decisivo ed importante per noialtri neri insorgere contro questa contraddizione
del sistema giudiziario, poiché abbiamo accumulato una ricca esperienza
storica che conferma come la bilancia della giustizia americana sia in grave
squilibrio.
Per aumentare le possibilità che mi si accordi un processo equo, cosa
che per il momento non mi sembra si verifichi, è assolutamente necessario
che io sia autorizzata a difendermi da me. Posso aggiungere che la mia richiesta
non è senza precedenti sul piano giuridico.
Se il tribunale non accoglie la mia richiesta e non mi include come co-difensore
nel processo, si allineerà con le forze del razzismo e della reazione,
che minacciano di far precipitare questo paese negli orrori del fascismo - e
le numerose persone che hanno perduto gradualmente le proprie illusioni sul
sistema giudiziario troveranno in tutto questo una ragione di più per
rafforzare le loro opinioni e per pensare che non è più possibile
essere giudicati equamente in America.