Biblioteca Multimediale Marxista
ALLE ORGANIZZAZIONI COMUNISTE COMBATTENTI, AL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO,
A TUTTI I PROLETARI.
Compagni, la battaglia iniziata il 16 marzo con la cattura di Aldo Moro e' arrivata
alla sua conclusione.
Dopo l'interrogatorio ed il Processo Popolare al quale e' stato sottoposto,
il Presidente della Democrazia Cristiana e' stato condannato a morte. A quanti
tra i suoi compari della DC, del governo e dei complici che lo sostengono, chiedevano
il rilascio, abbiamo fornito una possibilita', l'unica praticabile, ma nello
stesso tempo concreta e reale: per la liberta' di Aldo Moro, uno dei massimi
responsabili di questi trent'anni di lurido regime democristiano la liberta'
per tredici Combattenti Comunisti imprigionati nei iager dello Stato imperialista.
LA LIBERTA QUINDI IN CAMBIO DELLA LIBERTA. In questi 51 giorni la risposta della
DC, del suo governo e dei complici che lo sostengono, e' arrivata con tutta
chiarezza, e piu' che con le parole e con le dichiarazioni ufficiali, l' hanno
data con i fatti, con la violenza controrivoluzionaria che la cricca al servizio
dell'imperialismo ha scagliato contro il movimento proletario.
La risposta della DC, del suo governo e dei complici che lo sostengono, sta
nei rastrellamenti operati nei quartieri proletari ricalcando senza troppa fantasia
lo stile delle non ancora dimenticate SS naziste nelle leggi speciali che rendono
istituzionale e "legale" la tortura e gli assassinii dei sicari del
regime negli arresti di centinaia di militanti comunisti (con la lurida collaborazione
dei berlingueriani) con i quali si vorrebbe annientare la resistenza proletaria.
Lo Stato delle multinazionali ha rivelato il suo vero volto, senza la maschera
grottesca della democrazia formale, e' quello della controrivoluzione imperialista
armata, del terrorismo dei mercenari in divisa, del genocidio politico delle
forze comuniste.
Ma tutto questo non ci inganna. La ferocia, la violenza sanguinaria che il regime
scaglia contro il proletariato e le sue avanguardie, sono soltanto le convulsioni
di una belva ferita a morte e quello che sembra la sua forza dimostra invece
la sua sostanziale debolezza. In questi 51 giorni la DC e il suo governo non
sono riusciti a mascherare, neppure con tutto l'armamentario della controguerriglia
psicologica, quello che la cattura, il processo e la condanna del Presidente
della DC Aldo Moro, e' stato nella realta': una vittoria del Movimento Rivoluzionario,
ed una cocente sconfitta delle forze imperialiste.
Ma abbiamo detto che questa e' stata solo una battaglia, una fra le tante che
il Movimento Proletario di Resistenza Offensivo sta combattendo in tutto il
paese, una fra le centinaia di azioni di combattimento che le avanguardie comuniste
stanno conducendo contro i centri e gli uomini della controrivoluzione imperialista,
imprimendo allo sviluppo della Guerra di Classe per il Comunismo un formidabile
impulso. Nessun battaglione di "teste di cuoio", nessun super-specialista
tedesco, inglese o americano, nessuna spia o delatore dell'apparato di Lama
e Berlinguer, sono riusciti minimamente ad arrestare la crescente offensiva
delle forze Comuniste Combattenti. A questa realta' la maggiore sconfitta delle
forze imperialiste. Estendere l'attivita' di combattimento, concentrare l'attacco
armato contro i centri vitali dello Stato imperialista, organizzare nel proletariato
il Partito Comunista Combattente e' la strada giusta per preparare la vittoria
finale del proletariato, per annientare definitivamente il mostro imperialista
e costruire una societa' comunista. Questo oggi bisogna fare per inceppare e
vanificare i piani delle multinazionali imperialiste, questo bisogna fare per
non permettere la sconfitta del Movimento Proletario e per fermare gli assassini
capeggiati da Andreotti.
Per quanto riguarda la nostra proposta di uno scambio di prigionieri politici
perche' venisse sospesa la condanna e Aldo Moro venisse rilasciato, dobbiamo
soltanto registrare il chiaro rifiuto della DC, del governo e dei complici che
lo sostengono e la loro dichiarata indisponibilita' ad essere in questa vicenda
qualche cosa di diverso da quello che fino ad ora hanno dimostrato di essere:
degli ottusi, feroci assassini al servizio della borghesia imperialista.
Dobbiamo soltanto aggiungere una risposta alla "apparente" disponibilita'
del PSI. Va detto chiaro che il gran parlare del suo segretario Craxi e' solo
apparenza perche' non affronta il problema reale: lo scambio dei prigionieri.
I suoi fumosi riferimenti alle carceri speciali, alle condizioni disumane dei
prigionieri politici sequestrati nei campi di concentramento, denunciano cio'
che prima ha sempre spudoratamente negato; e cioe' che questi infami luoghi
di annientamento esistono, e che sono stati istituiti anche con il contributo
e la collaborazione del suo partito. Anzi i "miglioramenti" che il
segretario del PSI come un illusionista cerca di far intravvedere, provengono
dal cappello di quel manipolo di squallidi "esperti" che ha riunito
intorno a se', e che sono (e la cosa se per i proletari detenuti non fosse tragica
sarebbe a dir poco ridicola) gli stessi che i carceri speciali li hanno pensati,
progettati e realizzati. Combattere per la distruzione delle carceri e per la
liberazione dei prigionieri comunisti, e' la nostra parola d'ordine e ci affianchiamo
alla lotta che i compagni e il proletariato detenuto sta conducendo all'interno
dei lager dove sono sequestrati e lo faremo non solo idealmente ma con tutta
la nostra volonta' militante e la nostra capacita' combattente. Le cosiddette
"proposte umanitarie" di Craxi; qualunque esse siano, dal momento
che escludono la liberazione dei tredici compagni sequestrati, si qualificano
come manovre per gettare fumo negli occhi, e che rientrano nei giochi di potere,
negli interessi di partito od elettorali che non ci riguardano. L'unica cosa
chiara e che sullo scambio dei prigionieri la posizione del PSI e' la stessa,
di ottuso rifiuto, della DC e del suo governo, e questo ci basta.
A parole non abbiamo piu' niente da dire alla DC, al suo governo e ai complici
che lo sostengono. L'unico linguaggio che i servi dell'imperialismo hanno dimostrato
di saper intendere e' quello delle armi, ed e' con questo che il proletariato
sta imparando a parlare. Concludiamo quindi la battaglia iniziata il 16 marzo,
eseguendo la sentenza a cui Aldo Moro e' stato condannato.
PORTARE L'ATTACCO ALLO STATO IMPERIALISTA DELLE MULTINAZIONALI!
ATTACCARE LIQUIDARE DISPERDERE LA DC ASSE PORTANTE DELLA CONTRORIVOLUZIONE IMPERIALISTA
!
RIUNIFICARE IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO COSTRUENDO IL PARTITO COMUNISTA COMBATTENTE!
Per il Comunismo
Brigate Rosse
"P.S. - Le risultanze dell'interrogatorio ad Aldo Moro e le informazioni
in nostro possesso, ed un bilancio complessivo politico-militare della battaglia
che qui si conclude, verra' fornito al Movimento Rivoluzionario e alle O.C.C.
attraverso gli strumenti di propaganda clandestini".