Biblioteca Multimediale Marxista
L'interrogatorio, sui contenuti del quale abbiamo gia' detto,
prosegue con la completa collaborazionc del prigioniero. Le risposte che fornisce
chiariscono sempre piu' le linee ccntrorivoluzionarie che le centrali imperialiste
stanno attuando; delineano con chiarezza i contorni e il corpo del "nuovo"
regime che, nella ristrutturazione dello Stato Imperialista delle Multinazionali
si sta instaurando nel nostro paese e che ha come perno la Democrazia Cristiana.
Proprio sul ruolo che le centrali imperialiste hanno assegnato alla DC, su11e
strutture e gli uomini che gestiscono il progetto controrivoluzionario sulla
loro interdipendenza e subordinazione agli organismi imperialisti internazionali,
sui finanziamenti occulti. sui piani economici-politici-militari da attuare
in Italia il prigioniero Aldo Moro ha cominciato a fornire le sue "illuminanti"
risposte.
Le informazioni che abbiamo cosi' modo di recepire, una volta verificate verranno
rese note al movimento rivoluzionario che sapra' farne buon uso nel prosieguo
del processo al regime che con l'iniziativa delle forze combattenti si e' aperto
in tutto il paese. Perche' proprio di questo si tratta. La cattura e il processo
ad Aldo Moro non e' che un momento, importante e chiarificatore, della Guerra
di Classe Rivoluzionaria che le forze comumiste armate hanno assunto come linea
per la costruzione di una societa' comunista, e che indica come obbiettivo primario
l'attacco allo stato imperialista e la liquidazione dell'immondo e corrotto
regime democristiano.
Aldo Moro, che oggi deve rispondere davanti ad un Tribunale del Popolo, e' perfettamente
consapevole di essere il piu' alto gerarca di questo regime, di essere il responsabile
al piu' alto livello delle politiche antiproletarie che l'egemonia imperialista
ha imposto nel nostro paese, della repressione delle forze produttive, delle
condizioni di sfruttamento dei lavoratori, dell'emarginazione e miseria di intere
fasce di proletariato, della disoccupazione, della controrivoluzione armata
scatenata dalla DC; e sa che su tutto questo il proletariato non ha dubbi, che
si e' chiarito le idee guardando lui e il suo partito nei trent'anni in cui
e' al potere, e che il tribunale del Popolo sapra' tenerlo in debito conto.
Ma Moro e' anche consapevolc di non essere il solo, di essere, appunto, il piu'
alto esponente del regime; chiama quindi gli altri gerarchi a dividere con lui
le responsabilita', e rivolge agli stessi un appello che suona come un'esplicita
chiamata di "correita'". Ha chiesto di scrivere una lettera segreta
(le manovre occulte sono la normalita' per la mafia democristiana) al governo
ed in particolare al capo degli sbirri Cossiga. Gli e' stato concesso, ma siccome
niente deve essere nascosto al popolo ed e' questo il nostro costume la rendiamo
pubblica.
Compagni, in questa fase storica, a questo punto della crisi la pratica della
violenza rivoluzionaria e' l'unica politica che abbia la possibilita' reale
di affrontare e risolvere la contraddizione antagonistica che oppone proletariato
metropolitano e borghesia imperialista. In questa fase la lotta di classe assume
per iniziativa delle Avanguardie rivoluzionarie la forma della Guerra. Proprio
questo impedisce al nemico di "normalizzare la situazione" e cioe'
di riportare una vittoria tattica sul movimento di lotta degli ultimi dieci
anni, e sui bisogni, le aspettative, le speranze che essa ha generato. Certo
siamo noi a volere la guerra! Siamo anche consapevoli del fatto che la pratica
della violenza rivoluzionaria spinge il nemico ad affrontarla, lo costringe
a muoversi, a vivere sul terreno della guerra anzi ci proponiamo di fare emergere,
di stanare la controrivoluzione imperialista dalle pieghe della societa' "democratica"
dove in tempi migliori se ne stava comodamente nascosta Ma detto questo, e'
necessario fare chiarezza su un punto: non siamo noi a "creare" la
controrivoluzione. Essa e' la forma stessa che assume l'imperialismo nel suo
divenire: non e' un "aspetto ma la sostanza", I'imperialismo e' controrivoluzione.
Fare emergere attraverso la pratica della Guerriglia questa fondamentale verita'
e' il presupposto necessario della guerra di classe nelle metropoli.
In questi ultimi anni abbiamo visto snodarsi i piani della controrivoluzione;
abbiamo visto le maggiori citta' italiane poste in stato d'assedio, lo scatenarsi
dei "corpi speciali" e degli apparati militari del regime contro il
proletariato e la sua avanguardia; abbiamo visto le leggi speciali, i Tribunali
Speciali, i campi di concentramento abbiamo visto l'attacco feroce alla classe
operaia e alle sue condizioni di vita, I'opera di sabotaggio e repressione delle
lotte dei berlingueriani e l'infame compito che si sono assunti per la delazione,
lo spionaggio, la schedatura poliziesca nelle fabbriche. Ma abbiamo visto anche
dispiegarsi il Movimento di Resistenza Proletario Offensivo (MRPO). L'iniziativa
proletaria non si e' fermata, anzi si e' estesa ed ha assunto i contenuti e
le forme della Guerra di Classe Rivoluzionaria. L'interesse del proletariato,
I'antagonismo degli sfruttati verso il loro oppressore, i bisogni e la volonta'
di lottare per il Comunismo, vivono oggi nella capacita' dimostrata del MRPO
di sferrare l'attacco armato contro il nemico imperialista. Questo bisogna fare
oggi. Estendere l'iniziativa armata contro centri economici-politici-militari
della controrivoluzione, concentrare l'attacco sulle strutture e gli uomini
che ne sono i fondamentali portatori, disarticolare a tutti i livelli i piani
delle multinazionali imperialiste.
E' fondamentale pure realizzare quei salti politici e organizzativi che la guerra
di classe impone, costruire la direzione del MRPO, assumersi la responsabilita'
di guidarlo, costruire in sostanza il Partito Comunista Combattente. Solo cosi'
e' possibile avviarsi verso la vittoria strategica del proletariato. La violenza
e il terrorismo dello Stato Imperialista delle Multinazionali che si abbattono
quotidianamente sul proletariato dimostrano che la belva imperialista possiede
si' artigli d'acciaio, ma dicono anche che e' possibile colpirla a morte, che
e' possibile annientarla strategicamente. Come pure non incantano nessuno gli
isterismi piagnucolosi di chi, intrappolato nella visione legalistica e piccolo
borghese della lotta di classe, si e' gia' arreso ed ha accettato la sconfitta
finendo inesorabilmente ad essere grottesco reggicoda di ogni manovra reazionaria.
Il MRPO e' ben altra cosa e il dispiegarsi della guerra di classe Rivoluzionaria
lo sta dimostrando. Portare l'attacco allo Stato Imperialista delle Multinazionali.
Estendere e intensificare l'iniziativa armata contro i centri e gli uomini della
controrivoluzione imperialista. Unificare il Movimento Rivoluzionario costruendo
il Partito Comunista Combattente.
29/3/1978
Per il Comunismo
Brigate Rosse