Biblioteca Multimediale Marxista
1) Gli interrogatori del prigioniero Mario Sossi sono terminati. Abbiamo sentito la sua versione dei fatti, la sua autodifesa, la sua autocritica. Ora è il momento delle decisioni.
2) In breve, tre sono i punti fondamentali:
- egli ha ammesso che il processo al gruppo 22 Ottobre è stato il frutto,
velenoso, di una serie di macchinazioni controrivoluzionarie tendenti a liquidare
sul nascere la lotta armata del nostro paese. Queste macchinazioni sono state
progettate e messe in atto dalla polizia (Catalano-Nicoliello), dal nucleo investigativo
dei carabinieri (Pensa), dai responsabili del SID (Dallaglio, Saracino) e coperte
da una parte della magistratura (Coco-Castellano).
- Egli ha convenuto di essere ricorso ad un metodo vigliacco per incastrare
senza prove molti compagni del 22 Ottobre. La costruzione del suo castello di
accuse, infatti, poggiava non su prove ma su voci raccolte da piccoli artigiani
della provocazione (Mezzani, La Valle, Astara, Vandelli, Rinaldi) e su deboli
di carattere cinicamente ricattati (Sanguineti).
- Dopo aver ricostruito macchinazioni, modi di agire, tecniche e scopi della
infiltrazione e riconosciuto le sue specifiche responsabilità nel processo
di regime contro il 22 Ottobre, Mario Sossi ha puntato il dito contro chi, protetto
dalla grande ombra del potere, lo ha pilotato in questa miserabile avventura:
Francesco Coco, procuratore generale della repubblica.
3) La borghesia, dopo aver lanciato un'offensiva repressiva senza precedenti
e senza risultati contro la nostra organizzazione e contro il popolo, è
costretta oggi ad ammettere di aver perso la partita tanto sul terreno politico
che su quello militare. Il ricorso alle taglie è un anacronismo quasi
ridicolo che denuncia la totale sconfitta degli uomini più abili di cui
dispongono le forze di polizia. E sinceramente ci risulta difficile capire come
qualcuno possa ragionevolmente credere di potersi godere, dopo un'eventuale
delazione, quegli sporchi denari.
4) Mario Sossi è un prigioniero politico. Come tale è stato trattato
senza violenze né sadismi. Sono stati rispettati i principi della convenzione
di Ginevra, come egli ha chiesto. Gli interrogatori sono stati da lui liberamente
accettati e per questo sono stati effettuati.
5) Rispetto al popolo, alla sinistra parlamentare ed extraparlamentare, rispetto
alla sinistra rivoluzionaria egli si è macchiato di gravi crimini, peraltro
ammessi, per scontare i quali non basterebbero 4 ergastoli e qualche centinaio
di anni di galera, tanti quanti lui ne ha chiesti per i compagni comunisti del
22 Ottobre.
6) Tuttavia a chi ha potere e tiene per la sua libertà lasciamo una via
di uscita: lo scambio di prigionieri politici. Contro Mario Sossi vogliamo libertà
per: Mario Rossi, Giuseppe Battaglia, Augusto Viel, Rinaldo Fiorani, Silvio
Malagoli, Cesare Maino, Gino Piccardo, Aldo De Scisciolo. Nulla deve essere
nascosto al popolo. Dunque non ci saranno trattative segrete.
7) Ecco le modalità dello scambio. Gli 8 compagni dovranno essere liberati
insieme in uno dei seguenti paesi: Cuba, Corea del Nord, Algeria. Essi dovranno
essere accompagnati da persone di loro fiducia. Mario Rossi dovrà confermare
la avvenuta liberazione. Entro le 24 ore successive alla conferma dell'avvenuta
liberazione degli 8 compagni - 24 ore che dovranno essere di tregua generale
e reale - avverrà la liberazione anche di Mario Sossi. Questa è
la nostra parola.
8) Garantiamo la incolumità del prigioniero solo fino alla risposta.
In una guerra bisogna saper perdere qualche battaglia. E voi, questa battaglia
l'avete persa. Accettare questo dato di fatto può evitare ciò
che nessuno vuole ma che nessuno può escludere.